La Prefettura di Lecce insieme alla Regione Puglia lancia la proposta progettuale per la creazione di un distretto turistico per il Salento, tra riduzione della burocrazia e aiuti alle imprese. E il governatore Michele Emiliano: “Un modello che sarà esportato alle altre province pugliesi”
Un distretto turistico per organizzare e gestire al meglio lo straordinario patrimonio di una delle zone più “fertili” d’Italia, turisticamente parlando, ovvero il Salento. È stata presentata nei giorni scorsi a Lecce l’ipotesi progettuale relativa all’istituzione del “Distretto Turistico del Salento” per riqualificare e rilanciare l’offerta turistica, accrescere lo sviluppo delle aree e dei settori che ne fanno parte, migliorare l’efficienza nell’organizzazione e nella produzione dei servizi. A organizzare la presentazione il presidente della Regione Puglia e il Prefetto di Lecce Claudio Palomba, “padrone di casa” della Prefettura dove si è svolta la convocazione.
Secondo i promotori dell’iniziativa, la creazione di un distretto salentino assicurerebbe alle imprese agevolazioni di natura amministrativa, fiscale e finanziaria, nonché maggiori opportunità di investimento, di accesso al credito, di semplificazione nei rapporti con le pubbliche amministrazioni.
Nel corso dell’incontro, cui hanno preso parte le amministrazioni statali interessate, gli enti locali, la Camera di Commercio, le forze dell’ordine, l’Università, le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali, è stata manifestata – riporta una nota della Prefettura – piena e convinta adesione all’iniziativa nonché il massimo impegno da parte di tutti i partecipanti a dare concreta attuazione a un progetto che dovrebbe agevolare il rilancio dell’economia del Salento, nonché garantire vantaggi per le imprese e maggiori garanzie ai cittadini in termini di semplificazione degli adempimenti burocratici.
Il prefetto Palomba ha illustrato i benefici che il territorio potrebbe ricevere anche in considerazione delle disposizioni legislative che configurano il Distretto Turistico come zona a burocrazia zero. Peraltro, grazie alle facilitazioni riconosciute nell’ambito del progetto in questione, previa costituzione di una vera e propria “rete”, le aziende potrebbero veder accrescere la propria capacità innovativa e la competitività sul mercato con conseguente ripresa dell’offerta ricettiva e dell’occupazione. L’ipotesi progettuale, sottolineano da Lecce, non coinvolgerà soltanto i 28 Comuni costieri invitati, in una prima fase, a partecipare all’incontro, ma anche i Comuni dell’entroterra salentino, che dovranno coinvolti nello sviluppo turistico del territorio.
Il presidente Emiliano ha accolto con favore l’iniziativa della Prefettura leccese che consentirà, da un lato, di costruire un rapporto più semplificato tra cittadino e pubblica amministrazione, e, dall’altro, la ripresa economica del territorio e dell’occupazione. “Oggi stiamo cercando di partire dalla località tra le più celebri del mondo perché noi pugliesi dobbiamo al Salento moltissimo dal punto di vista dell’immagine. Stiamo cercando di partire dall’applicazione di una nuova norma che consente di formare i distretti turistici e di renderli a bassissimo impatto burocratico. Oltre che a cominciare a ragionare in modo che il turismo non sia solo un problema da gestire quando ha troppo successo quindi per strade intasate, strutture insufficienti, luoghi affollati, circostanze che alle volte si sono verificate, ma dobbiamo fare in modo di prevedere e gestire il successo in modo tale che esso possa continuare ad aumentare senza danneggiare quello che abbiamo faticosamente raggiunto” ha detto Emiliano, secondo cui “chi vorrà impiantare un’impresa turistica dovrà avere meno problemi nel rapporto con le burocrazie regionali, comunali, provinciali, nel rispetto ovviamente della tutela degli interessi pubblici”.
“La sperimentata abilità degli imprenditori turistici del Salento potrà essere un modello che potrebbe essere esportato anche in altre province della Puglia” ha concluso il governatore pugliese, ringraziando il prefetto di Lecce per la “straordinaria sensibilità e intelligenza su questi temi”.
Nei prossimi 15 giorni la Prefettura trasmetterà ai partecipanti una bozza di protocollo avente ad oggetto specifiche progettualità e la definizione dell’ambito territoriale del Distretto. Il protocollo dovrà essere poi trasmesso alla Regione, che delimiterà il relativo ambito territoriale. La delibera regionale dovrà, quindi, essere trasmessa al MiBACT per la definitiva istituzione, con decreto ministeriale, del Distretto Turistico del Salento. La procedura dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2015.
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Nella foto, il Duomo di Lecce. Fonte Wikipedia