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Dal 4 al 7 settembre ad Ascea, un convegno dedicato ai geoparchi e al futuro del geoturismo e delle attività ecosostenibili. L’Italia ospita il congresso per la prima volta

 

Sono 92 in tutto il mondo, la Cina ne ha ben 27 e l’Italia (seconda in classifica insieme alla Spagna) 8: sono i geoparchi, ovvero (fonte Wikipedia) “una area naturale protetta all’interno della quale si trovano siti geologici significativi per qualità scientifica, rarità, attrattiva e valore educativo, protetti da misure di salvaguardia e conservazione, regolate da leggi nazionali o regionali”.

Nel nostro Paese, i geoparchi (che per far parte dell’European Geopark Network devono anche promuovere l’educazione ambientale, lo sviluppo della ricerca nelle varie discipline delle Scienze della Terra ed incrementare le politiche per lo sviluppo sostenibile) sono quello dell’Adamello-Brenta (Trentino), di Beigua (Liguria), delle Alpi Apuane (Toscana), delle Colline Metallifere (Toscana), del Cilento e Vallo di Diano (Campania), delle Madonie (Sicilia), di Rocca di Cerere (Sicilia) e il Parco geominerario della Sardegna.

E da mercoledì 4 a sabato settembre uno di questi – il Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (in provincia di Salerno) – ospiterà la 12ª edizione del Congresso mondiale dei geoparchi. In particolare, il meeting sarà nel territorio di Ascea, un centro turistico che circonda il Parco archeologico dell’antica città greca di Elea (un sito che fa parte dei 49 siti patrimonio dell’umanità Unesco presenti in Italia), e avrà la sede nel settecentesco Palazzo Alario.

400 partecipanti, 75 delegazioni italiane e 259 in arrivo da 40 Paesi, per il primo congresso mondiale dei geoparchi organizzato in Italia. Fra i partecipanti vi saranno rappresentanti dei parchi e delle istituzioni (per l’Italia anche il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando), ma anche esperti del settore, come il più grande vulcanologo vivente ed esperto in terremoti, il giapponese Nakada Setsuya, o Patrick Mckeever, direttore delle Scienze della Terra dell’Unesco.

Al centro del dibattito i temi legati all’ecosostenibilità, ai cambiamenti climatici, al geoturismo e ai sempre più numerosi legami tra ambiente ed economia. E giovedì 5 settembre saranno annunciati i nomi dei nuovi geoparchi che saranno inseriti nella lista dello European Geopark Network e in quella globale sotto l’egida dell’Unesco.

 

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