Lo straordinario successo dei World Masters Games, manifestazione sportiva dedicata agli atleti senior, riporta a Torino la passione e il giro d'affari delle Olimpiadi 2006
L’immagine più bella dei World Masters Games, il volto e la storia che chi c’era non potrà dimenticare, ha le fattezze di Michiko Hamuro. 94 anni e una medaglia d’oro nel nuoto da portare in Giappone, ma soprattutto l’ennesima dimostrazione di come lo sport sia uno straordinario veicolo di valori.
Ma anche di business, inutile negarlo. Perché gli oltre 19.000 atleti (più i vari staff, i giornalisti, gli operatori) che sono arrivati a Torino per le cosiddette Olimpiadi senior non si sono limitati a competere per le 3000 medaglie assegnate. Ovviamente girano per la città, comprano, mangiano, soggiornano in alberghi e strutture ricettive, si muovono usando i mezzi pubblici. In una parola spendono, e a beneficiarne è tutto il territorio coinvolto: Torino e la sua provincia, ma anche tutto il Piemonte, che con 1400 su 2263 atleti italiani fa la parte del leone tra le Regioni.
E poi quasi 3000 atleti dall’Australia, 2700 dal Canada, 1200 dalla Russia, 1100 dagli Stati Uniti, 800 dal Brasile, 500 dalla Germania, 400 dall’Ucraina, 254 dalla Nuova Zelanda e 243 dalla Francia. In totale sono 107 le nazioni che hanno inviato un loro rappresentante, 19 in più rispetto agli 88 Paesi presenti ai World Masters Games di Sydney, nel 2009. Un simile movimento internazionale a Torino non lo vedevano dalle Olimpiadi, e l’atmosfera che si respira in città pare essere la stessa, al netto della differenza di temperatura tra quest’estate e l’inverno 2006.
Una dichiarazione rilasciata a La Stampa da un’addetta alla vendita dei biglietti per i bus turistici riassume molto bene il potenziale economico di questa manifestazione sportiva: “È vero il Salone del Gusto e quello del Libro durano la metà dei giorni. Però la ricaduta sul turismo cittadino dei World Masters Games è imparagonabile: anche perché questi signori arrivano da molto lontano, restano come minimo due settimane, e Torino vogliono godersela da cima a fondo”.
Il servizio di bike sharing è stato preso d’assalto (anche da un atleta che non si era portato da casa la bici per gareggiare), i pullman turistici sono sempre pieni, persino il Museo dello Juventus Stadium fa registrare numeri mai visti. E ovviamente anche gli alberghi sono pieni.
Dopo aver vissuto l’esperienza di questi giorni, Torino si prenota per i World Masters Games invernali. “Passion lives here” era lo slogan delle Olimpiadi sabaude di oltre sette anni fa, e a fronte dell'ufficiale "everlasting passion" di oggi è con “passion is back” che si potrebbe commentare questo straordinario ritorno di "fiamma olimpica".
Guarda il video con le più belle immagini dei World Masters Games 2013 di Torino:
Carolina Mailander