L'Italia ha smesso di attrarre investimenti diretti dall'estero. Per riconquistare la fiducia degli investitori internazionali, dobbiamo puntare sulle eccellenze artistiche e produttive del nostro Paese
Cultura, turismo, industria: in altre parole il marketing del territorio. Anche se un po’ negletto, il tema degli IDE in Italia è per noi molto importante, perché il marketing internazionale non è solo promozione turistica ma anche attrazione di investimenti, persone, imprese, centri di ricerca, affinchè in nostro Paese cresca.
E dai numeri riportati su La Stampa non c‘è molto da stare allegri. In un Paese sempre più vocato ai servizi e al terziario, dove preponderante è l’investimento ad alta intensità di capitale, il trend è negativo: nel 2012 l'Italia ha attratto solo 12,5 miliardi di euro, meno della metà rispetto ai circa 30 che abbiamo attratto per anni.
Come indica lo stesso Governo, sono Turismo, Cultura e Industria i settori su cui agire più in fretta per attrarre capitali. Magari facendo sinergia con EXPO 2015.
Il Direttore
Twitter: @mktgterritorio
I dati
Investimenti Diretti Esteri in Italia per branca (anno 2011):
- Agricoltura e pesca: 870 milioni di euro (0,3%)
- Industria estrattiva: 3442 milioni di euro (1,3%)
- Industrie manifatturiere (alimentari, tessili, dell'abbigliamento, legno, carta, chimiche, farmaceutiche, dei minerali non metalliferi, metallurgiche e dei metalli, dei macchinari, dei mezzi di trasporto, elettroniche, delle macchine elettriche e altre): 72.340 milioni di euro (27,6%)
- Elettricità, gas, acqua: 7417 milioni di euro (2,8%)
- Costruzioni: 2484 milioni di euro (0,9%)
- Servizi (commercio, trasporti e comunicazioni, alberghi e ristoranti, intermediazione finanziaria e assicurativa, servizi immobiliari, di noleggio e ricerca sviluppo, altri servizi): 175.653 milioni di euro (67%).
L'articolo de La Stampa: Incentivi e semplificazioni per diventare “attraenti”
C’è un dato che ha fatto saltare Enrico Letta sulla sedia. E ha contribuito ad accelerare il varo di “Destinazione Italia”, annunciata ieri al consiglio dei ministri. Il 2012 è stato letteralmente l’anno nero degli investimenti stranieri in Italia: sono dimezzati. Dall’estero sono arrivati nel nostro Paese circa 12,5 miliardi di euro contro i circa 30 miliardi cui eravamo abituati da anni.
Priorità e tabella di marcia
Il problema, come ha riconosciuto il governo, che per la prima volta ha voluto mettere in piedi una task force che coinvolgerà Palazzo Chigi e due ministeri di primissimo piano come gli Esteri e lo Sviluppo, è che è molto faticoso puntare soldi sul nostro Paese. Nella classifica “Doing business” della Banca mondiale, un accurato rapporto annuale sull’attrattività dei Paesi per le imprese, l’Italia occupa una desolante 73° posizione su 185, lontanissima dai partner dell’emisfero occidentale.
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