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Un anno dopo il terremoto che sconvolse l’Emilia, nasce una piattaforma di commercio digitale per i prodotti Dop e Igp

Un anno fa il terribile terremoto che sconvolse l’Emilia e l’Italia tutta. Dopo ci furono settimane e mesi di durissimo lavoro per ridare speranza al territorio, con gli operatori del turismo che crearono una rete di comunicazione con i tour operator e gli opinion leader internazionali.

Un anno più tardi, Modena e l’Emilia danno vita a un altro esempio di integrazione costruttiva tra diversi soggetti con il progetto “Piacere Modena”, la prima piattaforma di commercio online che riunisce tutti i consorzi di tutela e promozione dei prodotti Dop e Igp modenesi, il Consorzio Modena a Tavola, ModenaTur e Artest. L’e-shop, marchio della società Palatipico, è stato presentato in occasione del primo anniversario delle scosse e pronta a debuttare operativamente il prossimo 1° giugno.

In pratica, si tratta di una piattaforma per il commercio elettronico dei prodotti tipici del territorio modenese, un’idea che nasce grazie al contributo della locale Camera di Commercio di Modena e dalla volontà dei Consorzi di valorizzare il cosiddetto “made in Modena” in un momento complicato come quello successivo al terremoto del maggio scorso. La “vetrina online”, nata dalla collaborazione fra Palatipico e Smartitaly, ospiterà al suo interno non solo prodotti enogastronomici – dal Parmigiano Reggiano all’aceto balsamico, dal Lambrusco al prosciutto di Modena, dallo zampone al Cotechino – ma anche proposte culturali, turistiche e offerte speciali presso i ristoranti convenzionati.

“L’e-shop Piacere Modena – spiega Pierluigi Sciolette, presidente di Palatipico – è solo uno dei due percorsi su cui ci stiamo muovendo, quello della promozione dei nostri prodotti, facendo massa critica, iniziando dall’Italia ma per arrivare a vendere anche sui mercati europei a partire dal 2014. L’altro percorso è invece mirato alla realizzazione di una vera e propria struttura fisica di accoglienza per turisti, buyer, giornalisti, perché l’agroalimentare è solo uno dei tre ingredienti per un efficace marketing territoriale, da abbinare a turismo e ristorazione”. Un altro importante esempio di come l’Emilia voglia mettersi definitivamente alle spalle la paura.

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