La lotta alla malaria coinvolge tutti anche in Italia, parte il crowdfunding
in Dal Mondo
Turismo lento e di prossimità in Toscana: il caso del borgo di Montepulciano
Piemonte, pronte le strategie per far ripartire il turismo
Campania, in arrivo bonus a fondo perduto per le MPMI del settore turistico
Il turismo in Toscana riparte dal Rinascimento
Voucher-vacanza in Piemonte, una ghiotta opportunità per i turisti
Perché il turismo halal è un’opportunità che l'Italia deve cogliere al volo
in Notizie
In Piemonte un’App per aprire e visitare chiese e cappelle non custodite
Ecco il Sentiero dei Parchi, l’inno italiano al turismo lento e green
Arriva “Tranquillamente Enoturismo”, il protocollo per un’offerta nazionale di alto livello
in Notizie
Luoghi del Contemporaneo, piattaforma online per la mappatura dell’Arte negli spazi pubblici
in Notizie
Il turismo 2020 sarà salvato dai treni?
in Notizie
Il periodo di Covid-19 come opportunità di rilancio turistico per i Comuni montani
Come sta il mare dopo il lockdown?
in Opinioni
Enit, bollettino n° 2: per la ripresa italiana all-in sugli esterofili e sui mercati di…
in Notizie
Ecco i nomi dei nuovi stellati premiati dalla prestigiosa Guida Michelin. 29 i ristoranti che guadagnano la prima stella, e tra i tristellati arriva Niko Romito: “Ci volevano altrove, ma abbiamo voluto restare nel territorio e raccontare la nostra filosofia”
È il grande giorno, il giorno delle stelle... Michelin. Oggi si celebrano a Palazzo Giureconsulti (Milano) gli stellati della Guida Michelin 2014. Una guida capace in passato di diventare un punto di riferimento imprescindibile nell’enogastronomia italiana, e capace oggi di resistere al fiorire di recensioni e guide online prodotte dagli utenti: la Guida Michelin resta una stella, come quelle che assegna ogni anno al meglio della ristorazione d’Italia.
A Palazzo Giureconsulti si è riunito come da tradizione il mondo della gastronomia nostrana: chef, ristoratori, giornalisti di settore, tutti ad ascoltare la voce del caporedattore della guida, Sergio Lovrinovich (il successore da qualche mese di Fausto Arrighi). Prima dei riconoscimenti, Lovrinovich racconta le nuove tendenze e non solo: “Non spunto in video per non farmi riconoscere. Coordino la redazione della guida. Linee guida e tendenze: il consumatore giudicando le delinea. Noi valutiamo la capacità di equilibrare il piatto e la personalità dei piatti. Il consumatore oggi è più consapevole. La guida 2014 conferma l’abilità e il trend positivo degli chef del sud che tornano a casa per valorizzare i propri territori. Il futuro? Interesse per i territori e neoesotismo. La cucina molecolare è in calo e i dolci sono meno dolci. Un’altra tendenza: le verdure nei dessert”.
Per il 2014, i ristoranti che hanno guadagnato la loro prima stella sono 29 (v. immagine), situati in 14 regioni diverse: Piemonte (2), Valle d’Aosta (1), Liguria (1), Lombardia (2), Veneto (5), Trentino Alto Adige (5), Emilia Romagna (3), Toscana (1), Lazio (1), Campania (2), Puglia (3), Basilicata (1), Calabria (1) e Sardegna.
Sono tre, invece, i ristoranti che hanno guadagnato una stella, passando da una a due stelle: la Locanda Don Serafino, di Ragusa Ibla (RG), Devero Ristorante a Cavenago di Brianza (MB) e Villa Feltrinelli a Gargnano (BS). Chi è passato da “promessa” alla prima stella è invece il ristorante di Angelo Sabatelli a Monopoli (BA), Krèsios di Telese Terme (BN) e L' Chimpl di Vigo di Fassa (TN). I ristoranti a due stelle sono adesso 40, mentre 281 quelli a una stella (in 5 anni gli stellati sono aumentati del 21%).
Per quanto riguarda invece l’Olimpo, quello dei tristellati Michelin, nessun ristorante ha perso una stella, e la lista ora conta 8 realtà della nostra ristorazione. Standing ovation per Niko Romito, patron del Ristorante Reale a Castel di Sangro (AQ), che con una nuova stella sale sul podio a tre stelle. Con la voce rotta dall'emozione, Romito ha commentato così il premio ricevuto: “Non pensavamo di arrivare in così poco tempo a questo risultato, nel 2007 abbiamo ricevuto la prima stella. Ci dicevano di andare via e ci promettevano investimenti. E invece abbiamo detto no, abbiamo voluto restare nel territorio e raccontare la nostra filosofia”. Un impegno sul e per il territorio che è la cifra distintiva della Guida Michelin, le cui stelle illuminano l’enogastronomia italiana.
LEGGI ANCHE: Guida Michelin Italia 2013: i ristoranti trascinatori della nostra attrattività turistica
Relais & Châteaux, l’eccellenza degli associati premiata da pubblico e critica