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Internet sta diventando un diritto della cittadinanza. Come l’asfalto sulle strade e l’acqua pubblica, l’accesso al world wide web è un requisito sempre più indispensabile per una città veramente smart in grado di fornire ai suoi abitanti i servizi essenziali del futuro ma anche del presente.
Succede così che, periodicamente, da qualche metropoli mondiale arrivi la notizia di un progetto per dare “internet gratis” a tutti gli abitanti. L’anno scorso, ad esempio, se ne parlò a Berlino: si disse che entro il 2013 tutta la città avrebbe avuto una copertura wifi gratuita e libera, a disposizione dei 3,5 milioni di abitanti e dei milioni di turisti che attrae ogni anno la capitale della Germania. Poi le prevedibili e previste difficoltà (se non pagano i cittadini, e neanche l’amministrazione pubblica, la pubblicità e il ritorno d’immagine bastano a ripagare l’eventuale azienda “benefattrice”?) hanno rallentato il progetto, in fase di stallo.
In questi giorni, tuttavia, sotto le luci della ribalta c’è – giustamente – Los Angeles. Anche nella Mecca del cinema si vuole offrire internet gratis agli abitanti, e anche lì cittadini (quasi 4 milioni) e turisti interessati non mancano di certo: in un’epoca così social, dare a tutti la possibilità di pubblicare in tempo reale le foto di una spiaggia assolata o di una star del cinema in giro per Beverly Hills sarebbe in effetti una bella forma di promozione turistica, anche se L. A. forse non ne ha più di tanto bisogno.
Per i turisti e per i losangelini, l’amministrazione vorrebbe quindi portare gratuitamente la fibra in tutte le case: nessuna velocità supersonica (tra 2Mbps e 5Mbps, ma in Italia molti si leccherebbero i baffi), ma comunque un lavoro che costerebbe un investimento compreso tra i 3 e i 5 miliardi di dollari, costo che sarebbe sostenuto anche da eventuali sponsor e campagne pubblicitarie.
Al momento il progetto della metropoli californiana è ancora una RFP (request for proposal), una fase di studio della proposta con eventuale realizzazione ancora molto lontana: nonostante i divi del cinema che vi risiedono, l’amministrazione di Los Angeles non dispone assolutamente della somma da investire. Nel caso la proposta dovesse concretizzarsi, agli operatori telefonici resterebbe la possibilità di offrire a pagamento connessioni più veloci e performanti di quelle gratuite. L’amministrazione attenderà adesso tre mesi per le offerte che gli operatori del settore vorranno formulare per aggiudicarsi questa RFP, dopodiché ci vorranno altri 6-9 mesi per dare il via ai lavori.
Lavori che probabilmente non partiranno molto presto, e che subiranno rallentamenti e frenate come successo a Berlino. Ma intanto le amministrazioni delle metropoli tedesca e statunitense “ci hanno provato”: hanno tentato di gettare il cuore oltre l’ostacolo, di dare una visione orientata al futuro, di pensare a nuovi servizi e nuovi diritti per una cittadinanza pienamente attiva. Hanno avuto coraggio, proprio quello che, inutile negarlo, insieme alle risorse spesso manca agli amministratori delle città italiane.
Quantomeno per rendere “accessibili” i grandi centri storici e le aree a grande fruizione turistica.
Tullio Moretto - Mailander
Twitter: @MorettoTullio
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