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Le Terme di Caracalla ritrovano i sotterranei, l’anima del complesso più grande e meglio conservato al mondo, che si estende su 130 mila metri quadrati. Per la prima straordinaria apertura viene allestito anche un piccolo museo, composto da 47 marmi, capitelli e da un pezzo del rilievo con armi e scudi.
«Come una piccola Colonna Traiana, il ricordo delle sue guerre, che l’imperatore aveva singolarmente eternato in un luogo assai più di piaceri che non di imprese belliche: era il Foro di Caracalla, dei Severi a Roma», spiega la direttrice del complesso, Marina Piranomonte. L’apertura dei sotterranei ci sarà da sabato 22 dicembre: sarà quindi possibile ammirare i capitelli, grandi anche un metro e mezzo e raffiguranti Ercole, Venere e Marte. «A ritrovare il fregio, con soldati, armi e barbari, di cui si è purtroppo salvato poco, è stata Gunhil Jeneweid, che ha pubblicato a Vienna un libro bellissimo, tre tomi: averla con noi, è assai importante» chiarisce ancora Marina Piranomonte.
Dopo l’apertura del Mitreo, che durerà fino al 6 gennaio 2013, frutto di oltre dieci anni di restauri, la riapertura dei sotterranei rappresenta quindi un’ulteriore svolta nel percorso di quella che è stata definita la “resurrezione” delle Terme di Caracalla, opera fatta erigere dall'imperatore Caracalla sull'Aventino, tra il 212 e il 217, in un'area nei pressi del Circo Massimo.
Per molti decenni monopolio del Teatro dell’Opera e della stagione estiva, le sue strutture sono durate fino al 2000. Da allora, restauri e progressivi recuperi, culminati in quello del Mitreo, reso accessibile dalla Soprintendenza Speciale per i beni archeologici in occasione dell’evento “Caracalla Paradiso Contemporaneo”, che ha aperto al pubblico uno dei maggiori centri di culto e luogo d’incontro dei seguaci del culto del Mitraismo.
I sotterranei sono costituiti da due chilometri di gallerie carrozzabili, alte e larghe sei metri; ora, se ne vedrà un decimo, in cui le opere verranno collocate in sette “isole”. L’imponente struttura di questi sotterranei è dovuta al fatto che vi doveva transitare la legna, su carri trainati da cavalli.
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The Baths of Caracalla's underground, the soul of the complex's largest and best preserved in the world, which covers 130,000 square meters, opens to public visits. For the first extraordinary opening is set up a small museum.