In provincia di Cosenza si è svolto un evento dedicato allo sviluppo del turismo, con l’intento di unire le tre anime del borgo, quella costiera, quella naturalistica e quella artistica
Le possibilità di sviluppo di un territorio sono infinite, basta guardare oltre i soliti stereotipi e credere nelle potenzialità delle proprie risorse. Diamante è un borgo costiero di circa cinquemila abitanti sulla costa tirrenica della Calabria, e a primo impatto il pensiero dominante è che la sua vocazione sia solamente rivolta ad un turismo di tipo balneare data la sua posizione.
In realtà, negli anni questo territorio ha saputo affiancare alla classica tradizione marinara altri tipi di turismo, capaci di attrarre un notevole numero di visitatori. Era il 1981 quando Nanni Razzetti, artista poliedrico, creò un progetto di riqualificazione urbana che fece diventare il centro storico un vero e proprio museo a cielo aperto.
L’operazione Murales coinvolse artisti di ogni parte del mondo che, accolti nelle case degli abitanti di Diamante, resero ogni parete un’opera d’arte, con murales che negli anni sono aumentati di numero e rendono ogni angolo suggestivo. Negli anni Novanta è stata la volta della gastronomia con la creazione del Festival del Peperoncino, evento che anima il borgo la prima settimana di settembre, attirando turisti italiani e stranieri, amanti della celebre spezia che caratterizza i piatti della tradizione calabrese.
Diamante non è solo questo perché offre anche una natura incontaminata tutta da scoprire ed è giusto che questo patrimonio venga valorizzato e reso fruibile a tutti coloro che si apprestano a conoscerla. Nasce così Mare Monti e Murales, un evento dedicato alla scoperta del patrimonio naturalistico di Diamante, organizzato e promosso dal movimento “Per una Diamante Migliore”, gruppo di giovani da anni impegnato nella valorizzazione territoriale.
La borsa del turismo naturalistico ha lo scopo di promuovere gli aspetti meno conosciuti di Diamante, grazie a una mostra fotografica dedicata alla natura, ad opera di fotografi naturalisti che hanno immortalato in maniera speciale il binomio mare e monti. Oltre alla mostra c’è stato un momento di dibattito e discussione dedicato ai vari tipi di turismo, alla consapevolezza, alla bellezza ed alla vocazione del territorio. Molto spazio è stato dato al laboratorio didattico in materia di promozione, con lezioni sulle corrette tecniche per veicolare l’immagine del territorio sui social network, strumenti di comunicazione sempre più utilizzati dai giovani. Alla fine del percorso didattico si è svolto l’Instagram Tour, alla scoperta dei tesori di Diamante che sono stati poi condivisi sui social network in maniera consapevole. La serata conclusiva è stata dedicata all’arte, con un monologo teatrale dedicato a uno dei mosaici che impreziosiscono il centro storico, con l’intento di dargli nuova vita ed accendere i riflettori su un’opera d’arte dimenticata. Tre giorni dedicati al turismo naturalistico per dare seguito ad iniziative come il trekking urbano, (le Passeggiate del Movimento) idee fondamentali per prendere coscienza delle potenzialità e renderle fruibili a residenti e turisti. L’Expo del Turismo Naturalistico vuole diventare dunque un appuntamento fisso che in linea con le attuali tendenze possa essere un faro per la valorizzazione di quelle risorse che a volte vengono messe da parte a discapito di quelle che sembrano essere l’unico turismo possibile.
Debora Calomino
Twitter @CalominoDebora