In una lista di 55 Paesi del mondo, l'Italia si piazza anche dopo la Tailandia per la capacità di attrarre l'interesse conoscitivo globale. In prima posizione gli Stati Uniti, poi India e Gran Bretagna. Il personaggio italiano più noto è Leonardo
Si può essere la nona potenza economica mondiale, avere un patrimonio artistico e naturale eccezionale ma essere solo il 34esimo Paese più attrattivo del mondo? Sì, si può, e ovviamente è il destino dell'Italia, a guardare la classifica stilata dall'Iea Istituto Europa Asia – Europe Asia Institute.
La graduatoria dell'istituto, in particolare, misura la percezione dell'interesse a conoscere un Paese o una realtà geopolitica per la sua cultura, la sua storia, la sua lingua, la sua influenza, in rapporto alla sua offerta turistica. Ebbene, in una lista di 55 nazioni, l'Italia si piazza al 34esimo posto, subito dopo la Thailandia.
A guidare la classifica mondiale ci sono gli Stati Uniti, seguiti dall'India e dalla Gran Bretagna. Ai piedi del podio la Francia, più giù (all'ottavo posto) la Germania: tra i principali Paesi europei anche la Spagna stacca l'Italia, piazzandosi al 22esimo posto. Lo scarso interesse a conoscere la nostra realtà geopolitica trova una conferma anche a livello "storico": andando ad esaminare quali personaggi ci rappresentano a livello mondiale, sempre sul piano dell'interesse conoscitivo pubblico, troviamo infatti Leonardo da Vinci e, molto dopo, Giulio Cesare e Benito Mussolini.
"È l'ennesima conferma di quanto l'Italia faccia poca immagine. Ciò ha pesanti ricadute negative, sia in termini di forza politico-culturale, sia in termini economici: basti pensare al turismo, che ci ha visti scivolare dal primo posto di vent'anni fa all'attuale quinto/sesto posto tra le mete mondiali" è il commento di Achille Colombo Clerici, presidente dell'Istituto Europa Asia. Che spiega: "Se è vero che le esportazioni costituiscono l'unico segno positivo della nostra economia, è altrettanto vero che esse non godono certamente dell'effetto-traino del sistema Italia, anzi all'opposto sono proprio i nostri prodotti venduti all'estero che contribuiscono a farci conoscere un po'" e a promuovere l'immagine dell'Italia oltre i nostri confini. Ma per invertire la rotta e far crescere l'interesse per il nostro Paese, spiega ancora Colombo Clerici, è necessario "un grande sforzo da parte della politica, delle istituzioni culturali, delle organizzazioni turistiche perché il Paese torni ad avere un'immagine adeguata alle sue dimensioni, alla sua forza economica, alle sue grandissime tradizioni storico-culturali".
E sulla popolarità un po' "datata" dei personaggi italiani più noti, il presidente commenta: "A fianco di Leonardo da Vinci (che vanta più interessati a conoscerne della stessa Italia) e Giulio Cesare, a rappresentarci vorremmo ci fosse anche qualcun altro di più vicino a noi nel tempo". Anche se, conclude Achille Colombo Clerici, "il trinomio Leonardo-Cesare-Italy deve senz'altro costituire l'asse portante sul quale ricostruire l'immagine italiana".
G.D.
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