L’Italia è al 15° posto del Country Brand Index, la classifica sull’immagine e la reputazione dei Paesi stilata dall’agenzia di marketing internazionale FutureBrand. Considerato che nella classifica vengono considerate 118 nazioni del mondo, valutate attraverso 3600 interviste agli opinion leader di 18 Stati, il nostro Paese potrebbe considerarsi soddisfatto. Tuttavia, la perdita di cinque posizioni rispetto all’anno scorso fa pensare che ci siano ampi margini di miglioramento per il nostro Paese.
La classifica generale vede in vetta la Svizzera, premiata per la sua immagine di stabilità economica, culturale e sociale, per il rispetto delle libertà e per l?attenzione ai temi ambientali. Al secondo posto si piazza il Canada, che perde una posizione rispetto al 2011: lo Stato nordamericano deve la sua posizione di vertice alla capacità di promuovere l’economia combinando legalità, tolleranza e rispetto per l’ambiente. Sul terzo gradino del podio il Giappone, di cui gli analisti hanno apprezzato la capacità di reazione dopo la tragedia di Fukushima. Nei primi dieci posti della graduatoria vi sono poi nazioni di area scandinava (Svezia al 4° posto, Finlandia al 9° e Norvegia al 10°); paesi anglosassoni come Nuova Zelanda (quinta) e Australia (sesta), con la Gran Bretagna ben piazzata all’11° posto grazie al ritorno di immagine delle Olimpiadi di Londra; e infine due giganti dell’economia come la Germania (settima) e gli Stati Uniti (ottavi), con questi ultimi che perdono due posizioni rispetto all’anno scorso e che vedono allontanarsi la vetta della classifica conquistata nel 2009.
E l’Italia? Il Belpaese ottiene un quindicesimo posto tutto sommato onorevole, nonostante le cinque posizioni perse rispetto al 2011. Ciononostante, guardando i parametri più nel dettaglio, si scopre che l’Italia resta sistematicamente fuori dalle prime quindici posizioni per quanto concerne il sistema di valori (libertà politica, attenzione all?ambiente, legalità, tolleranza e libertà di espressione), la qualità della vita (sistema sanitario, sistema scolastico, sicurezza, standard di vita, opportunità di lavoro e disponibilità a vivere in quel Paese) e l'attrattività per il business (clima favorevole agli investimenti, tecnologia avanzata, ambiente normativo e forza lavoro specializzata). A tenerci ancorati alle prime posizioni della classifica generale contribuiscono quindi in modo determinante gli asset più tipici della nostra capacità attrattiva: il turismo (l’Italia è la prima destinazione al mondo secondo gli opinion leader intervistati), il patrimonio storico-artistico (prima anche in questo caso), la tradizione enogastronomica (prima) e l'offerta per lo shopping (qui l’Italia è terza dopo Francia e Stati Uniti).
“Dovremo attendere ancora qualche tempo prima che i mercati tornino a dar fiducia al Paese” commenta Susanna Bellandi, presidente di FutureBrand Europe. “Ancora oggi, però, nonostante le enormi difficoltà, nell’immaginario collettivo globale l?Italia resta una meta desiderabile, un luogo in cui l?arte, la cultura e il cibo costituiscono un piacere continuo, da sperimentare e consigliare. Non resta quindi che puntare sugli asset che continuano a farci preferire, valorizzandoli quanto più possibile”. Cercando al contempo di risalire la china, con le opportune strategie e decisioni di tutti gli attori sociali coinvolti, nei settori fino a oggi più penalizzanti per il nostro Paese.
(nell'immagine le prime 25 posizioni della classifica)
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Country Brand index is a ranking by FutureBrand agency that evaluates the image and reputation of countries all over the world. In 2012, the first place goes to Switzerland, ahead of Canada and Japan.
Italy ranks fifteenth: despite poor results in areas such as quality of life, the ability to attract new business and the economic and political freedom, Italy is recognized for its historical and artistic heritage and its tradition of tourism and Food and wine.