Cala il numero di italiani in partenza per le vacanze natalizie 2013 rispetto all'anno scorso, e il turismo italiano si salva grazie ai russi e al lusso: è la sintesi delle rilevazioni effettuate da Confindustria Alberghi e Fiavet in base alle prenotazioni per il periodo compreso tra Natale e Capodanno.
Secondo l'Associazione Italiana Confindustria Alberghi, infatti, per queste festività le prenotazioni degli italiani segnano un -3% circa sul 2012, nonostante il generale contenimento dei prezzi medi praticati; la presenza straniera, invece, secondo le stime registra un +0,9% che potrebbe aiutare a sostenere il RevPar (Revenue per available room), vale a dire il fatturato generato per camera disponibile.
In particolare, il segmento che risente in misura inferiore dell'incertezza economica resta sempre quello del lusso: per gli hotel 5 stelle viene infatti stimato un aumento medio dei ricavi di due punti percentuali rispetto alle festività natalizie del 2012.
"Questi dati ci confermano il quadro di incertezza che sta condizionando i budget familiari, sempre di più costretti a ricorrere al last second per decidere se regalarsi o meno una vacanza. Ci conforta il crescente interesse del turismo straniero, in particolar modo del mercato russo, che sta segnando un sensibile incremento" ha commentato Giorgio Palmucci, presidente dell'Aica.
Sui buoni risultati dei turisti russi, Palmucci ha spiegato: "La collaborazione incrociata tra Italia e Russia nel settore del turismo avviata a marzo, la politica di facilitazione per i visti, in particolare per l'estensione del rilascio di quelli multipli, hanno certamente contribuito a garantire una crescita di visitatori dell'Est, +11% rispetto al 2012. Per questo motivo la nostra associazione ha elaborato un focus volto ad approfondire alcuni aspetti legati alle abitudini di viaggio russe".
I viaggiatori russi in Italia, aveva detto pochi giorni prima l'ambasciatore di Mosca Ragaglini, sono cresciuti del 25% all'anno tra il 2008 e il 2012, e l'Anno del Turismo incrociato rappresenta in questo senso un'occasione da non perdere.
Dalla ricerca di Confindustria Alberghi emerge che i servizi di gran lunga più richiesti dai turisti russi sono, oltre al wi-fi, il ristorante interno e i percorsi spa. Le attività preferite da questi viaggiatori sono lo shopping, le visite guidate seguite, a una certa distanza, dai musei e dalle degustazioni. E le strutture, sempre più attente al fturismo russo, offrono canali televisivi in lingua, brochure e siti in cirillico e personale che parla russo.
Ma che il turismo interno italiano continui a essere in difficoltà lo conferma anche la Fiavet, la Federazione Italiana Associazioni Imprese di Viaggi e Turismo. Secondo una rilevazione condotta dall'Osservatorio Fiavet, emerge un calo delle prenotazioni tra Natale e Capodanno pari al 15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una diminuzione del fatturato per le imprese del comparto ancora maggiore.
"Il risultato negativo – spiega una nota della Federazione – deriva soprattutto dalla perdurante crisi economica, in corso ormai da 5 anni, e dalla situazione di incertezza riguardo la tipologia e l'entità delle tasse che si trovano a vivere gli italiani, indotti ad una più marcata prudenza negli acquisti".
A conferma della sostanziale tenuta del turismo di lusso, secondo l'Osservatorio Fiavet tra le diverse tipologie di viaggio, le crociere restano uno dei prodotti preferiti degli italiani e uno dei pochi in crescita, con un aumento del 10%.
Sull'incoming, secondo l'associazione, "si nota una contrazione dei movimenti interni e un calo degli arrivi dai Paesi tradizionalmente più vicini all'Italia, come Francia, Germania ed Inghilterra mentre si registrano incrementi da alcuni Paesi emergenti, come Russia, Emirati Arabi ed Israele, non sufficienti però, al momento, a compensare la diminuzione dei primi".
E il commento di Fortunato Giovannoni, Presidente Fiavet, è anche un appello alle istituzioni: "I dati emersi dalle nostre rilevazioni confermano il trend negativo per il turismo che ha caratterizzato questi ultimi anni e testimoniano la difficile situazione economica che vivono gli italiani e le imprese. Al Governo e alle istituzioni competenti va, ancora una volta, la richiesta di provvedimenti concreti a favore del comparto, al fine di dare un'immediata boccata di ossigeno".
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