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Un sacco di spunti e molte speranze dal BTO 2013, scrive Wired in un articolo a firma di Lorenzo Fantoni. Chiusi i battenti sulla due giorni fiorentina dedicata al turismo online, l'edizione italiana della celebre rivista su innovazione e mondo digital dedica un interessante articolo alle "10 cose che abbiamo imparato sul turismo al Bto 2013".

Dal Wi-Fi in albergo, ritenuto scontato dagli ospiti ma non da (tutti) gli albergatori, al crescente numero di dispositivi collegabili a Internet che i turisti del futuro prossimo si porterà dietro; dall'incredibile impennata del numero di persone dotate di smartphone (dal 28% al 76% in tre anni), all'unanime consenso scaturito dal secondo bagaglio a mano recentemente concesso da Ryanair; dall'importanza di una buona colonna sonora per parlare con i clienti, ai turisti cinesi "che vedono gli italiani come i bavaresi, ed è solo colpa nostra"; dall'inevitabile declino dei pacchetti completi e delle esperienze preconfezionate, all'importanza di avere pazienza e costanza nella promozione e nella raccolta dei dati; dai convegni in cui si ascoltano concetti già noti ma che restano importantio per lo scambio di idee, alla conferma della "grande legge degli eventi": più sono legati alle nuove tecnologie, meno funzionerà il Wi-Fi.

 

Quelli del BTO 2013 sono stati due giorni molti intensi e molto belli; due giorni in cui il turismo, ovvero il settore probabilmente più importante di questo paese tremendamente bello e tremendamente organizzato, si è guardato allo specchio e ha capito che può ancora farcela a
trainare l'economia dell'Italia. Come? Vedendo le recensioni su TripAdvisor come uno stimolo a migliorar e non come una seccatura,
rendendosi conto che il tempo sui social non è tempo perso, offrendo esperienze ai propri ospiti, aprendo i proprio Wi-Fi e facendo riscoprire al turista la bellezza di viaggiare fuori dai pacchetti tutto compreso. Ecco una personale, quindi probabilmente fallace, e sincera classifica delle 10 sensazioni più importanti trasmesse

 

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