Un provvedimento rivolto ai comuni che consentirà la valorizzazione delle risorse esistenti, nell’ottica del recupero dei luoghi della cultura
Ci sono 30 milioni di euro a disposizione dei borghi e dei centri storici del Sud. Il bando pubblicato il 28 febbraio sarà aperto fino al 13 aprile ed è destinato ai Comuni fino a cinquemila abitanti ovvero fino a diecimila abitanti che abbiano individuato il centro storico quale zona territoriale omogenea (ZTO) nelle regioni Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia. Tra gli obiettivi dell’iniziativa ci sono il rafforzamento dell’attrattività dei borghi e dei centri storici di piccola e media dimensione, attraverso il restauro e il recupero di spazi urbani, edifici storici o culturali, elementi distintivi dal carattere identitario. Inoltre saranno sostenuti i progetti innovativi di sviluppo turistico che favoriscono i processi di crescita socio-economica dei territori beneficiari e inoltre volti all’incentivare l’occupazione e l’attrattività.
Gli interventi ammissibili sono: il recupero e l’adeguamento funzionale, strutturale e impiantistico di immobili e/o spazi pubblici; la realizzazione di percorsi ciclabili e/o pedonali per la connessione e la fruizione dei luoghi di interesse turistico-culturale (musei, monumenti, siti Unesco, biblioteche, aree archeologiche, attrattive culturali, religiose, artistiche); l’erogazione di servizi di informazione e comunicazione per l’accoglienza volti a favorire la fruizione del patrimonio culturale tangibile e intangibile, anche attraverso tecnologie avanzate e strumenti innovativi; la valorizzazione e l’ampliamento dell’offerta culturale, attraverso la realizzazione di attività e servizi artistici in luoghi potenzialmente interessanti sotto il profilo turistico; la realizzazione e la promozione di itinerari culturali, tematici, percorsi storici e visite guidate, anche attraverso il restauro e l’apertura al pubblico di siti; la valorizzazione di saperi e tecniche locali anche attraverso attività esperienziali aventi come oggetto gli elementi simbolici del carattere identitario dei luoghi; il miglioramento dell’accessibilità e della mobilità nei territori.
Le spese ammissibili possono riguardare servizi e forniture, lavori edili, collaboratori e consulenti, spese generali, servizi di architettura e ingegneria e servizi per la pianificazione economico-finanziaria e gestionale. Il bando integrale è consultabile sul sito del Mibact.
Questo provvedimento conferma l’attenzione per i piccoli borghi del Sud e il desiderio di valorizzare al meglio le loro peculiarità. I borghi rappresentano il cuore dell’Italia e accrescere il loro potenziale consente di scongiurare lo spopolamento, puntando sul recupero non solo di spazi ma anche di antiche tradizioni. Le piccole realtà territoriali possono diventare così protagoniste dello sviluppo, fatto di nuove forme di residenzialità e di fruizione degli spazi culturali e della memoria storica.
Debora Calomino
Twitter @CalominoDebora
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Immagine di copertina: Atrani (SA). Foto di Luca Aless, licenza cc by sa 3.0