Interconnettere le porte di accesso all’Italia con i principali siti turistici adeguando le infrastrutture è soltanto il primo passo del piano che punta ad un turismo più accessibile, digitale e sostenibile
Accessibile, digitale, sicuro e sostenibile sono le parole chiave attraverso le quali il turismo italiano viene ridisegnato con il Piano straordinario della mobilità turistica 2017-2022, approvato in via definitiva con Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Il documento si basa sulle Porte di Accesso del turismo in Italia: porti, aeroporti e stazioni ferroviarie, particolarmente rilevanti per il turismo internazionale, e interconnesse alle reti locali e nazionali, sovrapponendo le reti di mobilità ai principali siti turistici.
Riducendo i tempi di connessione tra le porte d’accesso e i siti turistici, adeguando infrastrutture e mobilità nei distretti turistici in un’ottica di intermodalità e integrazione tra servizi si favorisce un turismo più accessibile. "Easy Station", che prevede investimenti per 2 miliardi di euro, per il miglioramento di 620 stazioni in termini di accessibilità (ascensori e rampe, segnaletica percorsi tattili, illuminazione), funzionalità, decoro e sicurezza, informazioni al pubblico, è uno dei progetti che fanno parte del piano. A questo si aggiunge circa 1 miliardo di euro per il miglioramento della rete ferroviaria di collegamento con le porte di accesso per via aerea (Milano, Bergamo, Roma Fiumicino, Catania, Genova) e oltre 2,6 miliardi di euro per il completamento e l'avvio di nuovi interventi nel settore dei sistemi di trasporto rapido di massa nelle aree urbane e metropolitane.
Fondamentale è il recupero delle infrastrutture di trasporto dismesse, valorizzandole come luoghi di scambio sociale e culturale. Rientra in questo obiettivo il recupero a fini turistici di 28 Case Cantoniere pilota, posizionate in prossimità di circuiti culturali e turistici, di cammini e di ciclovie e la valorizzazione delle stazioni senza presidio mediante comodato gratuito ad associazioni no-profit.
Grande rilevanza viene data anche all'infrastruttura digitale, considerata un elemento determinante per garantire la qualità dell'offerta di mobilità turistica. Il piano intende perseguire lo sviluppo di piattaforme big e open data per la raccolta di dati sulla mobilità turistica e l’upgrading tecnologico delle infrastrutture di trasporto con soluzioni per l’offerta di servizi digitali integrati lungo tutta l'esperienza di viaggio del turista. Ne è un esempio la digitalizzazione dell'Autostrada del Mediterraneo, prima Smart Road italiana, con hotspot wi-fi ogni 300 metri, «isole» per fornire energia rinnovabile e droni per il monitoraggio del traffico.
Sicuro e sostenibile vuole essere il turismo dei prossimi anni, sviluppando reti ciclabili con finalità turistiche, integrate con il trasporto convenzionale (bici in treno, autobus e battelli). In questo obiettivo si inserisce la realizzazione del Sistema delle Ciclovie turistiche, 6.000 km complessivi con investimenti per oltre 180 milioni di euro e il Progetto Valore Paese, Cammini e Percorsi che prevede la riqualificazione e il riuso a fini turistico-ricettivi di oltre 300 immobili pubblici situati lungo percorsi ciclo-pedonali e itinerari storico-religiosi e 60 milioni di euro per la valorizzazione di cammini di rilevanza nazionale, come la Via Francigena e l’Appia Regina Viarum.