4 Regioni, MiBACT, Enit e Fiab si alleano per promuovere e valorizzare l'itinerario da 300 chilometri Verona-Firenze. L'interesse e l'impegno per questa forma di turismo slow continuano a crescere in tutta Italia
Un altro passo, o meglio un'altra pedalata, verso la realizzazione di una rete cicloturistica nazionale arriva grazie all'accordo tra ministero ai Beni culturali e al Turismo, quattro regioni, l'Ente nazionale turistico e la Federazione italiana Amici della bicicletta. Oggetto dell'accordo: la promozione dell'itinerario cicloturistico tra Verona e Firenze.
Venerdì gli assessori regionali al turismo di Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, insieme ai massimi rappresentanti delle province coinvolte, si sono confrontati con i referenti di Enit, del ministero del Turismo e del ministero delle Infrastrutture e la FIAB per mettere a punto il piano di valorizzazione e di promozione del "tour che collega la città scaligera con la città di Giotto e di Dante". Un percorso di circa 300 chilometri, di fatto già esistente, che corre lungo il Mincio, attraversa il Po a San Benedetto Po, segue il corso prima del fiume Secchia e poi del Panaro, scende lungo la valle del Reno e si collega, superati gli Appennini, alla ciclovia dell'Arno.
"Il Veneto ha già investito molto sul cicloturismo: mille chilometri di piste tabellate e segnate, milioni di presenze ogni anno di appassionati di questa forma di turismo slow, una guida 'Veneto in bicicletta' arrivata quest'anno alla seconda edizione e che già segnala il primo tratto della Verona-Firenze, cioè la ciclabile del Mincio, tra Peschiera e Mantova" ha commentato in una nota regionale l'assessore al turismo del Veneto Federico Caner "Abbiamo quindi aderito con convinzione a questo progetto che estende la rete dei percorsi naturalistici e culturali per le due ruote e potenzia la nostra offerta turistica per i cicloamatori. Il Veneto può essere considerato la 'capitale' della bicicletta non solo per l'estensione e la qualità della propria rete di percorsi ciclabili, ma anche perché vero e proprio distretto economico della produzione di bici, accessori e abbigliamento. È un mondo, quello delle due ruote, da promuovere in tutte le sue valenze e che dimostra di godere di un numero sempre crescente di appassionati, soprattutto nei paesi del Centro e del Nord Europa".
L'impegno promozionale dichiarato dalla Regione Veneto non sarà solo quello di far conoscere e promuovere il percorso ciclabile dall'Adige all'Arno ma anche di collaborare con le amministrazioni locali e gli operatori turistici di Lombardia, Emilia Romagna e Toscana per offrire anche un pacchetto turistico completo lungo il percorso, costituito da luoghi di ristoro e di accoglienza, punti di assistenza tecnica, proposte culturali e percorsi enogastronomici.
Pietro Martinetti
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