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Saranno le Regioni ad abilitare le guide turistiche specializzate, a prescindere dal Paese di provenienza, che dovranno dimostrare una conoscenza approfondita dei territori. Il sottosegretario del MiBACT Barracciu: "L'obiettivo è garantire per chi viene a visitare il nostro Paese e per i nostri stessi concittadini un servizio di guide turistiche di esperienza e qualità"


Il ministro dei beni culturali e turismo, Dario Franceschini, ha firmato oggi il decreto che individua i requisiti necessari a ottenere l'abilitazione specifica per lo svolgimento della professione di guida turistica in siti di particolare interesse storico, artistico e archeologico su territorio italiano e che ne disciplina il procedimento di rilascio. Saranno quindi le Regioni ad abilitare, per titoli o esami, le guide specializzate che dovranno dimostrare una conoscenza approfondita delle eccellenze culturali presenti sul nostro territorio.

"Si tratta di un provvedimento atteso dai professionisti del settore e che stiamo seguendo con particolare attenzione, visto il ruolo sempre più strategico che il turismo nelle intenzioni del Governo deve svolgere, quale primaria risorsa economica ed occupazionale per il nostro Paese" ha spiegato il sottosegretario Francesca Barracciu, che ha la delega sulla materia e sta coordinando il tavolo con le associazioni di categoria e i soggetti istituzionali coinvolti "Il 18 febbraio porteremo in Conferenza Unificata il secondo decreto che individua anche questi siti di particolare interesse".
L'abilitazione delle guide turistiche a livello europeo è un tema che nei mesi scorsi ha scatenato diverse polemiche nel nostro Paese, con manifestazioni delle categorie professionali e incontri ripetuti con i rappresentanti istituzionali. "Attualmente stiamo effettuando una cernita sulla base delle indicazioni delle nostre strutture regionali e di quelle degli enti locali, i cui risultati saranno oggetto di un confronto con le associazioni di categoria" ha dunque chiarito Barracciu, che ha spiegato come l'obiettivo finale sia "garantire per chi viene a visitare il nostro Paese e per i nostri stessi concittadini un servizio di guide turistiche di esperienza e qualità. Non basta infatti avere il più importante patrimonio culturale al mondo se non siamo in grado di farlo conoscere e fruire nel migliore dei modi".

 

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