Mauro Mazzola, primo cittadino di Tarquinia, scrive al premier per chiedere la concessione delle Saline a fini turistici dopo anni di tentativi andati a vuoto con il Demanio
Il sindaco di Tarquinia, Comune di 16.000 abitanti in provincia di Viterbo, manda una lettera a Matteo Renzi per chiedere di sbloccare una situazione che si è sempre fermata contro un "muro di gomma" e chiede al presidente del consiglio di "far ripartire l'Italia" con i fatti, e concedendo al municipio da lui diretto la concessione delle Saline per sfruttarne le potenzialità per turismo sostenibile e occupazione giovanile.
"Colgo al volo l'invito del premier Matteo Renzi d'indicare al Governo cantieri fermi e immobili abbandonati. Segnalo le Saline di Tarquinia, perché siano concesse, dopo anni d'immobilismo burocratico statale, al Comune" scrive Mauro Mazzola nella sua missiva a Renzi, come riporta Tuscia Web.
Mazzola chiede quindi al premier di aiutarlo a superare l'impasse e a dare corpo al progetto di valorizzazione turistica della riserva: "L'amministrazione ha perseguito ogni strada possibile per arrivare a una soluzione positiva della vicenda. Ma si è sempre trovata di fronte a un muro di gomma. È inaccettabile che l'unica salina della Regione Lazio, riconosciuta sito d'importanza comunitaria e zona a protezione speciale, non sia un volano di sviluppo turistico sostenibile per creare nuova occupazione, soprattutto per i giovani".
Dopo gli interventi di recupero ambientale ed edilizio eseguiti tra il 2003 e il 2008, il Comune della Tuscia viterbese ha cercato più volte di trovare un accordo con l'Agenzia del Demanio, proprietaria della riserva, senza tuttavia riuscire a ottenere risultati notevoli a parte quando, l'anno scorso, l'agenzia del Demanio inserì le Saline nel "progetto valore paese dimore" che prevede il passaggio a soggetti privati e la possibilità di fare subconcessioni.
"È quanto ha sempre richiesto il Comune" scrive quindi Mazzola a Renzi "l'unico ente titolato a svolgere un ruolo di coordinamento e raccordo tra le varie realtà che operano all'interno delle Saline: il Corpo Forestale dello Stato, che per legge ha la gestione della riserva, e l'Università degli Studi della Tuscia, che vi svolge ricerca scientifica".
"Auspico che alla volontà di far ripartire l'Italia, corrispondano i fatti" conclude quindi il sindaco di Tarquinia "Le Saline sono un patrimonio di Tarquinia, da salvaguardare e da valorizzare. Fino a oggi, per colpa di altri, sono state solo un peso".
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Nella foto, i fenicotteri rosa che sono tornati a nidificare nelle Saline di Tarquinia. Fonte: viterbonews24.it