È in piena sofferenza l'economia sarda, e a Sassari i numeri fanno paura: nel 2013 nel Sassarese ha chiuso il 10% delle imprese turistiche, e addirittura nel commercio si registra un calo del 4% nel consumo di pane

I dati allarmanti, ripresi da La Nuova Sardegna, sono stati comunicati da Sebastiano Crosa, riconfermato venerdì sera segretario generale territoriale della Filcams-Cgil. Numeri che suscitano estrema preoccupazione, perché alle imprese che chiudono non corrispondono aziende che aprono i battenti, e perché anche il settore alimentare e dei beni di prima necessità stenta. "È in estrema difficoltà il commercio, condizionato dal calo dei consumi che hanno registrato un meno 4% anche nell'acquisto di un bene di prima necessità come il pane. Il settore, che prima fungeva da 'rifugio' per i lavoratori rimasti disoccupati, oggi non regge l'impatto con la crisi" ha spiegato Crosa.
D'accordo con lui anche il segretario generale della Cgil di Sassari, Antonio Rudas, che come riporta la Nuova Sardegna ha richiamato la necessità di uno sfruttamento sostenibile delle risorse naturali, e che si augura che "anche in tema di ambiente e turismo, si punti a un progetto organico che salvaguardi l'ambiente e valorizzi gli eccellenti prodotti del territorio".

Dati sempre più allarmanti dal comparto del turismo e del commercio. Sebastiano Crosa, riconfermato venerdì sera segretario generale territoriale della Filcams-Cgil, al termine dei lavori del quinto congresso provinciale di Sassari ha elencato numeri preoccupanti. Nel 2013, rispetto all'anno precedente, ha chiuso il 10 per cento delle imprese turistiche e sono sempre meno le iscrizioni di nuove imprese alla Camera di commercio.

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Nella foto (fonte Wikipedia) Porto Palmas