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Il Consiglio Direttivo della Federalberghi, riunito a Milano nell'ambito della BIT (Borsa Internazionale del Turismo), ha deliberato all'unanimità di ricorrere all'Antitrust (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) contro le OLTAs (On Line Travel Agencies).

 

Lo comunica una nota dell'associazione, riportata dall'agenzia di stampa Asca. "Oggetto primario del ricorso è l'annullamento delle clausole vessatorie che i grandi portali di prenotazione impongono agli alberghi, distorcendo le regole del libero mercato ed assoggettando le imprese ad un regime di commissioni sempre più gravoso. Inoltre, tali clausole determinano barriere alla concorrenza che impediscono l'ingresso nel mercato di nuovi operatori dell'intermediazione, a tutto svantaggio dei consumatori finali. Ad esempio, la clausola di parity rate, che vieta agli alberghi di pubblicizzare prezzi inferiori a quelli esposti sui grandi portali di prenotazione, priva i turisti della possibilità di ottenere condizioni più favorevoli rivolgendosi direttamente all'albergo o ad altri intermediari che sarebbero disposti ad applicare commissioni più basse", spiega la nota dell'associazione, che prosegue la propria battaglia contro le agenzie online, considerate vessatorie dagli albergatori, non solo italiani.

"Le autorità della concorrenza" spiegava infatti Repubblica nel dicembre scorso, "hanno avviato l'analisi delle Mfn usate dalle Olta in Austria, Francia, Germania, Ungheria, Norvegia, Svezia, Svizzera e Regno Unito. Pochi giorni fa, il 20 dicembre, il Bundeskartellamt (l'Autorità antitrust tedesca) ha stabilito che la clausola del «miglior prezzo» imposta dal portale Hrs agli alberghi costituisce una violazione del diritto alla concorrenza e ne ha deciso l'eliminazione dai contratti a partire dal primo marzo 2014". "Non è possibile accettare più a lungo una situazione in cui le aziende alberghiere vengono private della libertà di svolgere liberamente il proprio ruolo. Le regole Olta sono in contrasto con le leggi dell'Unione europea. C'è un danno per noi ma anche per i consumatori. Per questo abbiamo deciso di chiedere l'assistenza dello studio legale McGuireWoods di Bruxelles e di valutare la possibilità di richiedere l'intervento dell'Autorità antitrust italiana" aveva dichiarato nell'occasione il direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucara. Un avvertimento che oggi è diventato realtà.

 

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L'albergo in Italia, la commissione all'estero

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