fbpx

Singolare protesta davanti al Comune nel centro costiero della provincia di Teramo. Si celebra il "funerale del turismo", per criticare le decisioni dell'aministrazione comunale

 

Una piccola bara, con un fiore rosso e un lumino, davanti al Comune di Martinsicuro, località costiera della provincia di Teramo. Il feretro, fortunatamente, non contiene un corpo, ma (purtroppo) un intero settore economico del territorio locale: il Turismo.

Una singolare protesta, quella andata in scena a Martinsicuro, dove commercianti, ristoratori, balneatori e marineria hanno manifestato contro una serie di decisioni prese dall’amministrazione locale e per chiedere maggior coinvolgimento nelle decisioni che si ripercuotono sul tessuto sociale ed economico del territorio.

Tra i motivi della protesta, infatti, c'è la decisione della giunta comunale di rendere il lungomare a senso unico, un provvedimento che - lamentano gli operatori del lungomare - ha fortemente penalizzato il traffico e il giro d'affari in quella zona. Anche dal centro città arrivano lamentele per la mancanza di iniziative in grado di "riportare la gente in piazza", mentre i commercianti della città hanno protestato per le sagre e le iniziative commerciali affidate a imprese esterne a Martinsicuro.

Anche i pescatori hanno manifestato le proprie critiche nei confronti della giunta comandata dal sindaco Camaioni, colpevole di interventi inefficaci e tardivi nella zona del porto. “L’unica cosa buona di questa amministrazione è che è riuscita ad unire diverse categorie e zone della città in un’unica protesta” è il commento di un commerciante, come racconta Riviera Oggi:

Una bara a sancire la morte del turismo a Martinsicuro. E’ stata una protesta dai toni piuttosto accesi quella che si è tenuta martedì mattina davanti al Comune di Martinsicuro. Tante categorie diverse tra loro per dare una sola voce a richieste comuni: maggiore partecipazione dei cittadini nelle decisioni amministrative sui temi di interesse collettivo a Martinsicuro. Commercianti, balneatori, ristoratori, marineria hanno manifestato i propri malumori con striscioni appesi all’ingresso e una piccola bara con tanto di fiori e lumino per celebrare le esequie del turismo truentino.

 

A protestare non solo gli operatori del lungomare, ma anche quelli del centro cittadino e di Villa Rosa: “L’unica cosa buona di questa amministrazione – ha affermato sarcastico uno dei commercianti – è che è riuscita ad unire diverse categorie e zone della città in un’unica protesta”.

 

(Continua a leggere su Riviera Oggi)

LEGGI ANCHE: Allarme: i monumenti chiusi per sciopero

Il borgo abruzzese che cerca (di nuovo) un acquirente su eBay

Questo sito utilizza cookie tecnici che ci consentono di migliorare il servizio per l'utenza. Per ulteriori informazioni leggi la nostra Cookie e Privacy Policy. Leggi di più