A regime la Regione Marche avrà piste ciclopedonali per uno sviluppo di 500 chilometri
Prenderà il via nel 2020 la progettazione esecutiva di uno dei percorsi ciclopedonali lungo le vallate dei fiumi marchigiani. A regime saranno 13, disposti a pettine e collegheranno la montagna al mare innestandosi sulla Ciclovia Turistica Adriatica da Trieste a Santa Maria di Leuca (1.300 km totali, 250 milioni di investimenti, 297 i km per il solo tratto marchigiano, con la Regione Marche capofila nazionale). Il percorso in questione è la ciclovia dell’Esino, da Sassoferrato a Falconara Marittima con derivazioni verso Fabriano e Cerreto d’Esi (per ora non finanziate). In tutto saranno 86 chilometri, di cui 66 già finanziati, con il coinvolgimento di 12 Comuni: Jesi, Castelbellino, Maiolati Spontini, Castelplanio, Cupramontana, Rosora, Mergo, Serra San Quirico, Genga, Sassoferrato, Fabriano e Cerreto d’Esi. I lavori per la realizzazione inizieranno nel 2021. L’intervento complessivo comporta una spesa stimata pari a 7,1 mln di euro. Sono territori interessanti dal punto di vista turistico ambientale che comprendono, ad esempio, la patria del Verdicchio e il sistema delle Grotte di Frasassi.
Complessivamente la Rete regionale delle Marche avrà uno sviluppo di 500 km, di cui 250 finanziati con 50,3 milioni di euro. Non solo lo sviluppo del cicloturismo è l’obiettivo della Regione Marche. Si vuole promuovere infatti anche la mobilità urbana sostenibile, integrando i percorsi con le stazioni ferroviarie esistenti lungo i percorsi. Le principali direttrici di sviluppo coinvolgono la litoranea e le dodici vallate regionali attraversate dai fiumi: Foglia, Metauro, Cesano, Misa, Esino, Musone, Potenza, Chienti, Tenna, Ete Vivo, Aso, Tronto. Alcuni tratti sono già in esercizio, altri vanno riqualificati e a tutti bisognerà dare un linguaggio unificato in termini di segnaletica.
Riccardo Caldara
Twitter @riccardocaldara