In attesa del centenario della Vittoria, PromoTurismoFVG propone al turista un ventaglio di percorsi autunnali accompagnati da guide esperte sui luoghi della prima guerra mondiale
L’agenzia PromoTurismoFVG rilancia per l’autunno i percorsi guidati sui luoghi della Grande Guerra che rappresentano preziosi itinerari della memoria oltre che un importante richiamo turistico. Il Friuli Venezia Giulia conserva ancora le tracce di questa vicenda storica che ha cambiato il volto dell’intera Europa. Oggi si possono visitare i luoghi delle battaglie, ripercorrere i camminamenti, ammirare le imponenti costruzioni militari. Sono cinque le visite guidate proposte a 99 anni dalla fine del primo conflitto mondiale. Tutte hanno giorni e orari prefissati che si possono consultare, insieme a costi e modalità di prenotazione, sul sito di TurismoFVG.
Si parte con il Carso Isontino, Gorizia, il Collio: un viaggio lungo il corso del Basso Isonzo, dove si trovava il settore più importante del fronte italiano tra il 1915 e il 1917. Centinaia di testimonianze ricordano le battaglie combattute in quegli anni e fanno comprendere quanto dura sia stata la vita dei soldati impegnati nel conflitto.
La visita alle Valli del Natisone, il Friuli collinare e la pedemontana pordenonese ripercorre invece i luoghi della Ritirata di Caporetto. Una lunga linea che collega la parte più orientale del Friuli Venezia Giulia con quella più occidentale e la Slovenia al Veneto, seguendo storie, testimonianze e luoghi di uno degli eventi più tragici della Grande Guerra.
Ma è possibile comprendere anche come era organizzato il nemico con la visita al Carso triestino - Le retrovie austro-ungariche, per osservare quali furono le difese costruite dall’esercito austro-ungarico per bloccare i soldati italiani e difendere Trieste.
Guerra di pianura e soprattutto di montagna, dai fondovalle alle Alpi Giulie e Carniche, la visita guidata al Tarvisiano e Carnia - La Grande Guerra in montagna illustra il tratto di fronte caratterizzato da enormi difficoltà logistiche e le condizioni di vita che i militari dovevano affrontare.
Un percorso ideale nella Grande Guerra non può che terminare con una visita al Sacrario di Redipuglia e al museo all’aperto della Dolina del XV Bersaglieri che quest’anno si è arricchita della possibilità di noleggiare le audioguide. Qui, dove si svolsero le prime durissime battaglie dell'Isonzo, si può scendere nelle trincee e osservare quel che resta dei baraccamenti e si possono conoscere le vicende del primo dopoguerra quando nell'area che fu un campo di battaglia, sorse dapprima il primo cimitero militare sul Colle Sant'Elia e poi il grande Sacrario che custodisce ancora i resti di oltre centomila caduti della Grande Guerra.
Riccardo Caldara
Twitter @riccardocaldara