Theo Randall illustra la cucina emiliano-romagnola sul Daily Mail. Tra inquinamento e moneta forte, la capitale cinese ha avuto calo del 10% negli arrivi turistici. Il segreto del successo australiano nel social network fotografico. La storia di un viticoltore di Digione che si rifiuta di usare pesticidi
Una dichiarazione d'amore per Bologna, l'Emilia Romagna e, soprattutto, per la cucina di questa regione italiana: a firmarla è lo chef Theo Randall sull'edizione domenicale del Daily Mail.
Lo chef Randall, che è solito trascorrere le sue vacanze estive in Puglia, e che si reca in Italia diverse volte all'anno per "trovare ispirazione per i miei menù", offre ai lettori britannici una serie di consigli culinari. Dalla vera ricetta del ragù alla bolognese, spesso misinterpretata fuori dai nostri confini, ai tortelloni, dagli antipasti – "se dovete saltare una portata fatelo con il secondo, negli antipasti e nei primi si vede la vera cucina locale" – all'aceto di Modena. Senza dimenticare il vino, per cui Randall consiglia "un bicchiere o due di Sangiovese di Romagna".
Chef Theo Randall: 'I'll never lose my appetite for beautiful Bologna'
http://www.dailymail.co.uk/travel/article-2565971/Holidays-Italy-Why-chef-Theo-Randall-never-lose-appetite-beautiful-Bologna.html
Un calo del 10% nel turismo a Pechino. A comunicarlo è la China Central Television, che spiega come il crescente inquinamento, e uno yuan (la moneta cinese) sempre più forte hanno frenato l'industria turistiica della capitale della Cina. Nel 2013, Pechino ha ospitato circa 4,5 milioni di turisti d'oltremare, un calo del 10% rispetto al 2012. L'85% dei turisti è arrivato da Paesi stranieri, il resto dalle colonie di Hong Kong, Macao e Taiwan. Anche nel fatturato c'è stato un sensibile calo: con 4,7 miliardi di dollari (circa 1000 dollari a turista), il decremento è stato del 7% rispetto al 2012, ed è il secondo calo consecutivo dopo il boom avviato nel 2008.
Beijing saw a 10% drop in inbound tourism in 2013
http://english.cntv.cn/program/china24/20140224/100375.shtml
Lo straordinario successo su Instagram dell'ente Tourism Australia raccontato dal Sydney Morning Herald. 500.000 fan per @Australia, l'account più seguito al mondo nel settore viaggi: il Canada ne ha circa 50.000, e il Sud Africa poco più di mille. Il segreto di questo successo lo spiega il 31enne Jesse Desjardins, social media manager di Tourism Australia: "Non avremmo mai ottenuto lo stesso risultato se ci fossimo messi a fare le foto". Il "trucco", infatti, è coinvolgere (tramite l'hashtag #SeeAustralia) gli utenti del social network fotografico, grazie ai quali @Australia ha ogni giorno centinaia di immagini tra cui scegliere per ripubblicare le 5-6 migliori. E così accade che, come rivela un'indagine della società Skift, 197 tra le 200 foto Instagram più popolari nel settore viaggi sono proprio dell'ente del turismo australiano. Con prevedibili ricadute positive sul turismo, assicurano.
How Tourism Australia dominated Instagram
http://www.smh.com.au/travel/how-tourism-australia-dominated-instagram-20140221-335a9.html
In Francia, il caso di un viticoltore della Borgogna sta creando una grande questione etica sulla produzione vinicola: l'uomo, la cui azienda dal 1970 coltiva uve in biodinamico per produrre Pinot Noir e lo Chardonnay, si è rifiutato di utilizzare un pesticida per lottare contro una malattia che ha colpito intere colline della Côte d'Or. Il viticoltore, comparso oggi in tribunale, rischia fino a 6 mesi e 30000 € di ammenda, ha dichiarato: "Non sono intenzionato a utilizzare prodotti chimici sui miei terreni, che la mia famiglia coltiva in bio dal 1970. Vado dunque in tribunale per essermi rifiutato di avvelenare le mie vigne".
http://www.lemonde.fr/planete/article/2014/02/24/le-viticulteur-bio-qui-refuse-de-traiter-ses-vignes-devant-le-tribunal_4372007_3244.html