Cresce il turismo straniero in Spagna, con numeri che in Italia sarebbero entusiasmanti, e che al di là dei Pirenei garantiscono un valido contributo contro la crisi economica. Nei primi 8 mesi del 2013, i turisti internazionali in Spagna hanno avuto un aumento del 4,5%, toccando quota 42,3 milioni di arrivi. Solo nello scorso mese di agosto, i visitatori internazionali sono stati 8,3 milioni, con un aumento del 7,1% rispetto allo stesso mese del 2012.
Sono numeri da record per il turismo in terra iberica, record che superano anche gli eccellenti risultati degli scorsi anni. In particolare, secondo i dati diffusi da “Frontur”, l’ente del ministero del Turismo, il contributo maggiore al turismo internazionale in Spagna è arrivato dai turisti del Nord Europa, che ad agosto sono stati 3,2 milioni, con uno strepitoso aumento del 18,1%. Nel periodo tra gennaio ed agosto il numero dei turisti provenienti dal Regno Unito, il mercato internazionale più importante per la Spagna, è aumentato invece del 4,8%; del 6,2% l’aumento del numero di viaggiatori tedeschi.
La presenza degli italiani, al contrario, ha avuto un calo vistoso, attestandosi al 6,7% del totale dopo anni di percentuali a doppia cifra. Un calo, in parte motivato dal generalo calo delle vacanze degli italiani, ampiamente bilanciato dall’incremento della presenza di turisti russi, un eccezionale +30,8%. Guardando nello specifico ai territori che più hanno beneficiato di questi numeri, Frontur rivela che tra le Comunità autonome è la Catalogna (+6,5% l’incremento sull’anno scorso) quella che ha attratto la più alta percentuale di visitatori stranieri, il 26,1% degli arrivi totali. A seguire le Isole Baleari (+8,3% di aumento, 19,7% del totale di presenze internazionali), ma anche tutte le altre regioni, ad eccezione di quella di Madrid, hanno registrato un aumento di almeno il 5%.
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