MPS investe sul futuro ad alto contenuto tecnologico: è business, ma è anche sviluppo del territorio (locale e nazionale). Dal 2018, oltre 500 startup e PMI italiane coinvolte
L’Italia che investe sul futuro c’è, anche se a volte lo dimentichiamo. Esiste, anche se non se ne parla spesso e non con l’entusiasmo che meriterebbe. È viva e prolifica, anche se c’è chi si lascia andare al pessimismo e pensa che la nostra sia una nazione al capolinea.
Tra le tante realtà con idee innovative che galvanizzano il Belpaese c’è anche OfficinaMps, il progetto di Banca Monte dei Paschi di Siena lanciato il 1° gennaio 2018 che intende valorizzare e sostenere lo sviluppo di startup ad alto contenuto tecnologico mettendole in connessione con realtà industriali affermate, professionisti di settore, docenti universitari e aziende specializzate in innovazione. Dal 15 ottobre scorso questo progetto all’avanguardia sviluppato in collaborazione con Accenture si è trasformato in una struttura organica della Banca (un “laboratorio permanente”, anzi), con un team di persone dedicato e a diretto riporto dell’Amministratore Delegato di Banca Mps, Marco Morelli.
“Con la trasformazione di Officina in laboratorio permanente rafforziamo il nostro posizionamento di Banca attenta all’innovazione” ha dichiarato Morelli. “A differenza delle prime due call, da adesso OfficinaMps sarà aperta tutto l’anno e andremo a modularla ogni 2 o 3 mesi su uno specifico settore industriale e merceologico. Di volta in volta ci focalizzeremo anche su una specifica area geografica perché vogliamo capire cosa può esprimere il tessuto imprenditoriale di un territorio. È una contaminazione virtuosa che ha già creato risultati concreti: oltre dieci start up che hanno partecipato alle prime due edizioni oggi collaborano con noi e hanno fornito idee immediatamente utilizzabili nelle attività bancarie”.
OfficinaMps punta a selezionare e sostenere i talenti che vogliano contribuire ad accelerare l’evoluzione del Gruppo – migliorandone i processi aziendali, perfezionando l’esperienza dei clienti e favorendo lo sviluppo dell’offerta commerciale – ma che, allo stesso tempo, possano sviluppare nuova imprenditoria e incentivare la crescita del Paese. A questo scopo, fornisce gli strumenti utili per facilitare i partecipanti nella ricerca di soluzioni coerenti con gli obiettivi strategici della Banca in termini di innovazione e sostenibilità (prodotti e servizi bancari a condizioni agevolate, percorsi di formazione specifici e professionisti in affiancamento) e per garantire una rapida messa in esercizio dei progetti. L’aspetto interessante e sicuramente positivo è che nelle diverse call attivate vengono create forti sinergie con i territori, attraverso iniziative dedicate e focalizzate su specifici business e aree geografiche.
Con le due edizioni già concluse OfficinaMps ha coinvolto oltre 500 startup e PMI in tutta Italia. Nella prima edizione, che si è svolta nel 2018, i candidati si sono focalizzati su temi come la digitalizzazione dell’esperienza del cliente, l’ampliamento dell’offerta e il miglioramento dei processi aziendali; la vincitrice è stata Trovabando, startup romana che ha presentato un servizio che permette ad imprese e liberi professionisti di accedere a tutte le informazioni reperibili su bandi e agevolazioni pubbliche. La seconda edizione, del 2019, è stata vinta da UGO, una piattaforma che fornisce un servizio di affiancamento e accompagnamento di persone fragili, quando nessun familiare o amico può prendersene cura; è stato però assegnato un riconoscimento anche a Biorfarm, che ha ricevuto il premio per l’innovazione sostenibile grazie al suo social marketplace che avvicina i consumatori ai piccoli produttori locali, con l’obiettivo di valorizzare il chilometro 0 e creare un modello di consumo sostenibile eliminando le distorsioni create dall’attuale filiera alimentare.
Al momento è aperta la call sull’open banking, per migliorare la user experience della Banca attraverso soluzioni evolute: i candidati potranno presentare i propri progetti imprenditoriali entro il 31 gennaio 2020 scegliendo su quale dei tre macroambiti proposti concentrarsi (analisi dei dati, servizi fintech o ecosistemi digitali). “Contaminazione virtuosa” è il concetto chiave di questa iniziativa. Le startup vincenti ricevono un contributo economico, ma soprattutto possono portare all’interno della Banca competenze e idee innovative; dal canto proprio, la Banca entra in contatto con l’ecosistema dell’innovazione, declinandola in utilità e concretezza per tutti i soggetti coinvolti. La collaborazione diventa quindi un’occasione di crescita per tutte le parti coinvolte, riunendo competenze, persone e idee che altrimenti non si sarebbero mai incontrate.
Dal nostro punto di vista, l’esternalizzazione dell’innovazione è una dichiarazione di umiltà. L’AD di Mps, ad esempio, ha dichiarato: “Le banche tradizionali non sono sparite, ma ci siamo resi conto che non siamo in grado di sviluppare tutto da soli. Non abbiamo l’esperienza interna, né la capacità di investire come vorremmo e non sempre riusciamo a capire quali sono le fette di mercato dove stanno emergendo nuovi bisogni”.
Innovare non è semplice – e in alcuni settori più che in altri – ma coinvolgere più attori, soprattutto quando si opera su un piano strettamente locale, è sempre una buona idea. L’esperienza di OfficinaMps è sicuramente una buona pratica da prendere a esempio: il nostro augurio, ovviamente, è che iniziative simili si diffondano sempre più.
Teresa Principato
Twitter @teresa_pr