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Le destinazioni italiane nella rete del wellness europeo e l’importanza di un turismo slow, sostenibile e destagionalizzato

Quanto è importante il turismo del benessere per l’Italia? Molto, e sempre di più, perché è un turismo che destagionalizza i flussi, fa crescere destinazioni escluse dai circuiti massificati e soprattutto è sostenibile.

Giovedì 9 gennaio a Roma, presso la sede del MiBACT, è stata presentata la rete Eden con le mete wellness italiane eccellenti: il progetto “European Destinations of Excellence Network” è finalizzato allo scambio di buone pratiche e alla promozione del marketing internazionale del turismo del benessere, con l’obiettivo di focalizzare l'attenzione sulla diversità delle destinazioni europee e di valorizzare quelle emergenti, in cui si stanno sviluppando nuove iniziative turistiche sostenibili.

Ad aggiudicarsi il titolo di paradisi del benessere sono i nove Comuni che compongono la Valdichiana Senese, mentre nel network delle nuove destinazioni più salutari selezionate dall’Europa con MiBACT ed Enit entrano anche Alto Reno Terme (Bologna), Duino Aurisina (Trieste), Frasassi/Genga (Ancona) e Manciano (Grosseto).
Queste destinazioni potenziano un turismo slow e in periodi e località a minor concentrazione antropica, per favorire la destagionalizzazione e la decongestione dei flussi turistici, offrendo esperienze autentiche e peculiari. Ed è su questi aspetti che abbiamo dialogato con Nicolò Savigni, assessore a turismo e sport del Comune di Alto Reno Terme, sull’Appennino Bolognese, già noto come Porretta Terme.

Il primo aspetto su cui si concentrano le riflessioni dell’assessore Savigni è “il punto di vista di chi vive il territorio: per tutti questo riconoscimento è molto incoraggiante, perché dà stimolo all’attività imprenditoriale del nostro territorio”. “Siamo una località che non finisce tutti i giorni sui giornali, per questo è molto importante avere visibilità nazionale e internazionale per far sì che vengano a trovarci persone che vogliono scoprire una destinazione slow come la nostra” spiega Savigni.

L’assessore di Alto Reno Terme sottolinea quindi la rilevanza internazionale di un turismo come quello messo a sistema da EDEN: “Come destinazione possiamo avere molto dai viaggiatori internazionali. La nostra geografia, che ci pone tra Bologna e Firenze, fa sì che Alto Reno Terme possa intercettare turisti che apprezzano particolarmente la nostra offerta. Penso a olandesi, belgi, inglesi, tedeschi… per i quali il patrimonio naturalistico e il turismo outdoor sono aspetti molto importanti”.

Anche la destagionalizzazione dei flussi è fondamentale per lo sviluppo turistico di un comune come Alto Reno Terme. “Eravamo abituati a un turismo solo stagionale, concentrato nei mesi estivi, ma in questa fase e grazie a questo riconoscimento possiamo puntare ad avere turisti tutto l’anno, in particolare nei fine settimana. E questo può dare garanzie a tutto il sistema locale, consentendo di programmare gli investimenti” afferma l’assessore. Che sugli investimenti nel territorio ha le idee chiare: “Questa notizia cade per noi a pennello. Tra qualche giorno avremo l’asta per l’Hotel delle Acque, la maggiore struttura ricettiva del nostro territorio, e sono convinto che questo riconoscimento darà un motivo in più agli imprenditori interessati”. Il Comune, da parte sua, non è certo restato a guardare, come dimostra proprio l’inserimento di Alto Reno Terme nel network EDEN: “Abbiamo investito molto in cultura e turismo, realizzando una struttura che metta a disposizione le competenze di tutti per un passaggio da un turismo di tipo assistenziale – qual è quello storicamente legato alle terme – a un turismo esperienziale slow, più in linea con le esigenze attuali dei viaggiatori”.

Savigni rivendica l’eccellenza delle acque di Porretta Terme: “A differenza di altri territori abbiamo un’acqua termale eccellente” dice, riferendosi al fatto che vi sgorgano acque sia sulfuree che salsobromoiodiche, con caratteristiche che le rendono eccezionalmente benefiche per l’organismo. Ma, ampliando lo sguardo, spiega anche che “non si può pensare di rilanciare il turismo solo con le terme. Chi viene deve poter contare su questa eccellenza, ma il turismo legato alla salubrità e al benessere comprende sul nostro territorio un’offerta variegata, in cui sono inclusi il trekking, il biking, e anche i nostri musei, che fanno bene allo spirito e quindi al corpo”. “E poi non dimentichiamo che Porretta è Città della Musica – dalla classica al soul, dalla prog al jazz” prosegue l’assessore “e che il Santuario della Madonna del Ponte ospita dal 1956 il 'Sacrario del Cestista', una cappella dedicata alla Madonna protettrice dei cestisti. Su questo, stiamo lavorando con la Federazione Italiana Pallacanestro e con la Conferenza Episcopale Italiana per il riconoscimento della Madonna del Ponte come Patrona del Basket”.

“Ci rimettiamo in gioco per dare visibilità a un territorio molto bello” dice ancora l’assessore, che conclude: “Il turismo è ricevere persone e farle star bene, perché conservino un buon ricordo e inneschino il passaparola. Ci auguriamo quindi che tutte le imprese si rimettano in gioco come noi, reinvestendo e mettendo a nuovo le loro strutture”.

 

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