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Questo particolare segmento turistico viene ora equiparato a tutti gli effetti al turismo del vino. L’emendamento contenuto nella legge di bilancio 2020

Avevamo anticipato in un precedente articolo, in occasione della pubblicazione del rapporto "La valorizzazione turistica dell'olio'', che il turismo dell’olio sta vivendo in Italia un momento magico. Ora è giunta in porto anche la normativa, grazie ad un emendamento inserito nella legge di bilancio 2020 con il quale viene istituito e riconosciuto l’oleoturismo. Anche per il comparto dell’olio dal 1° gennaio 2020 saranno estese le disposizioni previste dalla legge 27 dicembre 2017 n. 205, quella che ha regolamentato per la prima volta il settore del turismo del vino. Nella fattispecie la disciplina prevede l'estensione anche ai produttori agricoli che svolgono attività di oleoturismo della determinazione forfettaria del reddito imponibile, ai fini Irpef, con un coefficiente di redditività del 25 per cento e, a talune condizioni, un regime forfettario dell'Iva.

L’emendamento è articolato in tre commi che normano “Tutte le attività di conoscenza dell’olio d’oliva espletate nel luogo di produzione, le visite nei luoghi di coltura, di produzione o di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione dell’ulivo, la degustazione e il commercio delle produzioni aziendali dell’olio d’oliva, anche in abbinamento ad alimenti, le iniziative a carattere didattico e ricreativo nell’ambito dei luoghi di coltivazione e produzione”.

Si va quindi verso un rafforzamento del settore del turismo enogastronomico, asset strategico per la promozione del Made in Italy, dando valore all’agricoltura, ai territori, ai prodotti di qualità, elementi sempre più essenziali e ricercati dai turisti enogastronomici, puntando in questo caso sulle enormi potenzialità del turismo legato alle produzioni olivicole.
Plaudono al conseguimento di questo obiettivo i produttori delle Città dell’Olio, l’associazione che raccoglie 327 diversi soggetti e che a fine novembre aveva festeggiato il 25ennale con un convegno a Siena. Per il presidente Enrico Lupi ''l'approvazione delle disposizioni già in essere per l'enoturismo, rappresenta una grande opportunità, un incentivo concreto per strutturare un'offerta turistica integrata legata anche alle piccole produzioni".

 

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