Il ministero di Cultura e Turismo e quello dell'Istruzione danno vita a “Patrimonio mondiale nella #scuola”, sito internet per far conoscere il patrimonio Unesco agli studenti, ma anche ai più grandi
Si chiama “Patrimonio mondiale nella #scuola” il nuovo progetto nato per divulgare la conoscenza del patrimonio italiano Unesco e promuovere la consapevolezza del suo autentico valore e significato tra i cittadini più giovani. Ma a ben vedere potrà e dovrà diventare uno strumento per tutti coloro che si occupano di beni culturali e di turismo nel nostro Paese, che non ha “il 50% dei siti UNESCO al mondo” come ogni tanto si sente dire, ma con 50 siti è comunque il Paese al mondo con la più alta concentrazione (su 1052).
L’iniziativa, nata dall’Associazione beni italiani patrimonio mondiale Unesco in collaborazione col MiBACT e col MIUR, è stata messa in campo come volano per la presentazione dei principi dell'Unesco nelle scuole, affinché gli studenti di oggi possano imparare ad apprezzare la ricchezza e l'importanza del patrimonio italiano, acquisirne il senso, l'orgoglio e la consapevolezza di dovere diventare artefici della sua tutela e promozione.
Base di questo progetto che crea un collegamento costante tra mondo della scuola e patrimonio culturale è il nuovo sito internet “Patrimonio Mondiale nella Scuola”: dall’arco alpino al cuore del Mediterraneo, si legge nella presentazione, docenti e studenti (ma non solo) potranno scoprire perché i vari beni possiedono valori eccezionali universali e come possono essere visitati. Tra curiosità e approfondimenti, i 50 Siti UNESCO italiani sono presentati nelle loro caratteristiche attraverso schede monografiche, categorizzati secondo criteri tipologici, tematici e geografici e illustrati con gallerie fotografiche.
Sviluppato in due sezioni, una per i docenti e l'altra dedicata agli studenti, il portale accompagnerà gli utenti alla scoperta dei siti italiani in maniera semplice e intuitiva, con proposte di approfondimento in ambito storico, culturale e naturalistico. In un Paese come il nostro, in cui il turismo culturale gioca un ruolo di primaria importanza sia nei flussi interni sia negli arrivi dall’estero verso grandi città d’arte e piccoli borghi, l’attività di formazione rivolta ai giovani per conoscere i siti Unesco potrà quindi diventare uno strumento importante per lo sviluppo di un’offerta culturale ed economica adeguata alle bellezze del nostro Paese.