Andrea Guizzardi, professore di Statistica economica all'Università di Bologna, è intervenuto alla Bit 2014 per presentare i dati dell'Osservatorio sul Business Travel. E ha spiegato che "è un sentire comune" contraddetto da diversi studi l'assunto secondo il quale le tecnologie stanno riducendo il volume e le motivazioni per i viaggi di lavoro
"L'idea che la possibilità di vedersi in video riduca i viaggi d'affari è abbastanza comune. In realtà, l'effetto vero non è noto" afferma il professor Andrea Guizzardi, intervenuto alla Borsa Internazionale del Turismo per parlare dei trend registrati a livello nazionale e internazionale nei viaggi d'affari. "Ci sono diverse evidenze che portano a pensare che più si ha la possibilità di vedersi in video, più si crea la necessità di vedersi di faccia" spiega Guizzardi. "Alcuni studi inglesi - spiega Guizzardi - hanno dimostrato che più è diffusa la videoconferenza e più le persone viaggiano".
Le grandi multinazionali, che operano in Paesi con culture molto diverse, hanno grande difficoltà a risolvere tutto con le videoconferenze, e devono per forza di cose continuare a viaggiare fisicamente da una parte all'altra del mondo.
Le tecnologie e le videoconferenze, conclude il docente, hanno ridotto i viaggi interni e di minore durata: "Prima magari si andava un giorno da Milano alla filiale di Bari, adesso non ci si va più", mentre per viaggi più lunghi, anche sul mercato italiano, la tendenza del business travel è in crescita.
IL VIDEO DELL'INTERVISTA AL PROFESSOR ANDREA GUIZZARDI DALLA BIT 2014 DI MILANO
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