L'ex ministro, intervenuto alla Borsa Internazionale del Turismo, spiega che l'isola di Budelli potrà essere acquistata dall'Ente Parco. "Lo Stato italiano non deve solo svendere, ma anche acquistare e investire nelle bellezze naturalistiche. Si tratta di un investimento"
Grazie a un emendamento alla Legge di Stabilità, pare destinata a chiudersi al meglio la vicenda dell'Isola di Budelli. Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde, intervenuto alla Bit di Milano per il "IV Rapporto Italiani, turismo sostenibile e ecoturismo", rassicura sul futuro della piccola isola sarda. Acquistata all'asta dal neozelandese Michael Harte per 2,94 milioni di euro ("un prezzo iper-conveniente" dice Pecoraro Scanio), Budelli si avvia a tornare di proprietà pubblica.
Come ha spiegato l'ex ministro di Ambiente e Agricoltura, infatti, un emendamento inserito nella Legge di Stabilità ha permesso di superare il divieto per gli enti pubblici di acquistare beni immobili a titolo oneroso. L'Ente Parco ha quindi esercitato il diritto di prelazione, e la Ragioneria di Stato ha trasferito la somma. Il filantropo neozelandese ha presentato un "sorprendente" ricorso, ma Pecoraro Scanio è sicuro: "La magistratura farà il suo dovere e applicherà le leggi dello Stato, senza favorire un privato che non si capisce perché, se è un filantropo, non vuole che l'isola sia in mani pubbliche".
IL VIDEO DELL'INTERVISTA AD ALFONSO PECORARO SCANIO ALLA BT 2014
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