Una task force ha analizzato le nuove esigenze post Covid-19 per rilanciare la “Destinazione Piemonte”. Necessario cambiare la narrazione, le forme di governance e di acquisizione delle risorse: parola degli esperti
Dopo l’emergenza sanitaria dei mesi scorsi, il rilancio del settore turistico dovrà necessariamente passare attraverso una riprogettazione. Su questo assunto si basa il Position paper di indirizzo strategico dell’industria del turismo in Piemonte di Confindustria Piemonte e Federturismo Confindustria, frutto del lavoro di un gruppo di ricerca composto da tecnici ed esperti di settore e presentato in un webinar lo scorso 22 luglio. I risultati dell’analisi e delle proposte sono stati presentati dal Presidente della Commissione Industria del Turismo e coordinatore del gruppo di ricerca Federico De Giuli, dall’assessore a Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte Vittoria Poggio, dalla Presidente di Federturismo Marina Lalli e dagli esperti Laura Rolle (Università di Torino/Blueeggs), Filippo Barbera (ForwardTO/Collegio Carlo Alberto), Filippo Monge (Università di Torino), Italo Candoni (Federturismo) e Luisa Piazza (VisitPiemonte).
“La domanda che abbiamo posto ai ricercatori è di anticiparci alcune possibili tendenze della domanda turistica post Covid-19, così da ottimizzare gli investimenti pubblici e privati sul prodotto e sulla sua comunicazione” ha spiegato nell’intervento di apertura Federico De Giuli. “Il lavoro è pieno di spunti utili che mettono in evidenza come il territorio piemontese abbia le caratteristiche ottimali per rispondere alle nuove esigenze e che se avremo il coraggio di innovare, superata la crisi, si apriranno importanti opportunità per il settore turistico”.
Negli ultimi dieci anni il Piemonte aveva registrato una crescita media del 30,25% nei pernottamenti e del 36,44% negli arrivi, pur considerando le differenti velocità, caratteristiche e capacità di attrarre turisti delle diverse aree del territorio regionale, e con una concentrazione dei flussi maggiore nei mesi estivi. Nel 2018, con un consuntivo di oltre 15 milioni di pernottamenti e 5,2 milioni di arrivi, il Piemonte si posizionava a metà classifica fra le regioni italiane - dopo Veneto, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Lazio ed Emilia-Romagna.
Partendo da questi dati, lo studio ha analizzato lo stato del turismo regionale post Covid-19, al fine di predisporre strategie di rilancio e di riposizionamento strategico della "Destinazione Piemonte" con una visione di medio-lungo periodo.
“Quello che prenderà forma nel prossimo periodo sarà un nuovo turismo, un cambiamento inevitabile che la pandemia ha solo bruscamente accelerato” ha dichiarato la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli. “L’offerta di prodotti omogenei in diversi territori, il digitale, la formazione, l’attenzione a nuovi stili di vita che mettano al centro il benessere e la sicurezza della persona sono temi cruciali, sui quali è diventato indispensabile investire e riprogettare”.
Quattro i filoni tematici esplorati nel paper: la domanda in evoluzione e le strategie; i costi, gli investimenti e le risorse; le norme; la comunicazione. Diversi i nuovi trend di scenario individuati, tra cui la sempre maggiore competizione tra territori e destinazioni turistiche al posto della tradizionale dimensione soggettiva di mercato, la crescita del turismo di prossimità, l’importanza di una narrazione promozionale fondata sulla sicurezza offerta al turista e la scarsa disponibilità di risorse economiche per gli investimenti in sviluppo.
“Nessuno avrebbe mai potuto aspettarsi l’attuale, improvviso e imprevedibile scenario mondiale disegnato dalla presente emergenza sanitaria” ha commentato l’assessore a Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte Vittoria Poggio. “Il nostro piano strategico di mandato prevedeva l’ambizioso ma realistico incremento del PIL turistico regionale dal 7,4% al 10%, mentre ora si ipotizza per l’immediato futuro una sua drastica e drammatica caduta. L’amministrazione regionale, di concerto con i vari enti e rappresentanti turistici piemontesi, ha elaborato un fitto, variegato e straordinario programma di sostegno, il cosiddetto “Riparti Turismo”: questo piano deve e vuole essere un rilancio dell’immagine e del brand Piemonte, capace di attrarre un numero crescente di turisti, grazie ai suoi stupendi e variegati territori, e alle sue bellezze storico-artistiche, architettoniche e naturalistico-paesaggistiche”.
La ricerca completa è disponibile sul sito di Confindustria Piemonte.
Teresa Principato
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