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L’accordo tra il ministero dell’Ambiente e il Cai tutelerà il patrimonio nazionale di biodiversità, valorizzandolo in termini di turismo e di filiere economiche sostenibili

Grazie a un Protocollo di intesa siglato lo scorso 23 maggio tra il Ministero dell’Ambiente e il Cai - Club alpino italiano, l’Italia potrà presto vantare un “Sentiero dei Parchi” che unirà lungo un unico percorso tutti i Parchi nazionali e le riserve italiani, dalle vette del Gran Paradiso fino all’Etna.

L’accordo nasce con l’intento di valorizzare i sentieri nelle aree protette, favorire la frequentazione consapevole delle Terre alte e realizzare un percorso ecosostenibile che valorizzerà quel turismo lento e naturalistico da tanti apprezzato e riscoperto dopo il periodo di lockdown dei mesi scorsi: d’altra parte, non sarà sicuramente un caso se la Giornata europea dei Parchi di quest’anno è stata dedicata proprio alla connessione tra natura e salute degli uomini e sugli effetti benefici del contatto con gli ambienti naturali.

“Credo che non ci fosse occasione migliore per festeggiare la Giornata europea dei Parchi, che sottoscrivere un protocollo tra Club alpino italiano e ministero dell'Ambiente, frutto di un incontro con il ministro Sergio Costa, che ci ha segnalato e dimostrato la sua sensibilità e attenzione per unire tutti i parchi italiani in un unico sentiero” ha dichiarato il presidente generale del Club alpino italiano Vincenzo Torti. “Un'occasione in più da offrire a chi vuole vivere l'esperienza della natura in un modo guidato attraverso i sentieri che il Cai descrive e mantiene, e conseguentemente per promuovere ancora di più il nostro Paese. Grazie all'attenzione del ministero dell'Ambiente e a tutti coloro, in primis ai nostri volontari, che renderanno possibile l'attuazione di questo grande progetto”.

“I parchi nazionali sono uno scrigno della natura: bisogna garantirne la conservazione, ma anche la fruibilità” ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. “L’attenzione riservata con la legge di bilancio – ben 35 milioni di euro nel periodo 2020-2033 – per la manutenzione e il potenziamento delle reti sentieristiche nelle aree protette insieme a questo accordo con il Cai sono segnali importanti di quanto ci stia a cuore il nostro inestimabile patrimonio di biodiversità e la sua valorizzazione in termini di turismo sostenibile, soprattutto in questo periodo di ripresa post-Covid nel quale tutti sentiamo il bisogno di stare più all’aria aperta”.

Il Sentiero dei Parchi utilizzerà come “spina dorsale” l’attuale Sentiero Italia Cai, che collega tutte le regioni italiane lungo la dorsale appenninica e l’arco alpino, da Santa Teresa Gallura, nel nord della Sardegna, a Muggia, in provincia di Trieste. Il Sentiero Italia Cai – quasi 7000 km e circa 400 tappe – abbraccia tutto il Paese attraverso le montagne e attualmente attraversa già 16 dei 25 parchi nazionali e conta 85 tappe comprese interamente o parzialmente all’interno dei loro confini: l’intento, quindi, è quello di ampliare l’esistente e creare un unico grande percorso che attraversi lo straordinario verde del nostro Paese includendo tutte le aree protette, le riserve della biosfera e i siti naturalistici Unesco.

Per renderlo anche un prodotto turistico, il Ministero ha pensato a un “passaporto” simile alla credenziale del pellegrino del Cammino di Santiago: “un riconoscimento simbolico per gli escursionisti che attraverseranno il territorio di ciascun parco e per premiare quelli che saranno riusciti a completarlo facendo tappa in tutti e 25 i Parchi Nazionali” ha spiegato da Costa.

Ovviamente sono attese anche ricadute positive per il territorio: rilanciare le aree protette come luoghi di conservazione e di gestione della natura significa infatti offrire ai residenti la possibilità di creare e sviluppare filiere economiche sostenibili e contrastare così l’abbandono delle aree interne.

 

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