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La Regione crea una cabina di regia con operatori, enti e amministrazioni locali per stabilire strategie e linee d’intervento volte a mantenere e consolidare l’industria più importante del Veneto, prima regione italiana per arrivi e presenze


In Veneto nasce una “cabina di regia” per pianificare, organizzare e stabilire le strategie migliori utili a dare sostegno e sviluppo a quella che è l’industria più importante del territorio regionale: il turismo.
Un’industria che vale 17 miliardi di euro e oltre 65 milioni di presenze all’anno, un’industria quindi più “pesante” di tutte le altre attività produttive e che dà al Veneto il primato italiano per numero di presenze e arrivi; ma per andare avanti, e magari crescere, serve il coinvolgimento attivo di tutte le parti in causa. E così la Regione ha deciso di riunirle intorno a un tavolo, con l’obiettivo di ottimizzare le risorse regionali e mettere a fattore comune le energie territoriali e le risorse finanziarie per assicurare sviluppo e promozione.
L’assessore regionale al Turismo, Federico Caner, si è rivolto ieri ai vertici delle categorie economiche e ai rappresentanti degli operatori e degli enti turistici, presentando la nuova cabina di regia del comparto: “Diamo il via ad un percorso condiviso con tutti gli operatori e i territori per esaminare potenzialità, problemi e criticità della prima industria del Veneto” ha detto Caner, secondo il quale è il momento di “fare il tagliando ala legge quadro di settore, a due anni dalla sua approvazione”. “Gli indicatori di quest’anno sono tutti positivi, ma se vogliamo assicurare continuità e sviluppo alla capacità attrattiva del Veneto e delle sue diverse aree turistiche dobbiamo individuare insieme priorità e linee strategiche di intervento. Le risorse regionali disponibili per la promozione sono calate in dieci anni da 37 a meno di 5 milioni” ha avvertito l’assessore, confermando così la linea di una Regione attenta a programmare e investire tempestivamente nella propria offerta turistica.
La cabina di regia vedrà la convocazione a fine gennaio di sette tavoli provinciali, ai quali siederanno tutti i soggetti coinvolti, dalle rappresentanze degli operatori economici agli enti locali. A fine febbraio ci sarà la condivisione in una piattaforma web (monitorata dal Centro studi Sintesi) di tutti i contributi raccolti e la loro elaborazione in proposte e valutazioni. Contenuti che saranno poi nuovamente sottoposti ai tavoli provinciali per fare sintesi e individuare concretamente dove intervenire, cosa promuovere, come spendere le risorse pubbliche e quali progetti di sinergia attivare.
Ricordando la “crescente ristrettezza del portafoglio pubblico”, l’assessore Caner ha sottolineato di fronte alle parti coinvolte la necessità di “selezionare dove e come investire e attivare tutte le collaborazioni possibili per una programmazione comune. Penso all’impiego dei fondi europei (nella programmazione Por-Fesr 2014-2020 ci sono 42 milioni di euro destinabili a interventi turistici), agli investimenti promozionali delle associazioni di categoria e delle Camere di commercio, alle iniziative dei consorzi e degli enti locali”.
“Se vogliamo che il Veneto resti in cima alla classifica nelle mete turistiche nazionali e internazionali, dobbiamo agire insieme sotto un unico ‘brand’ e orientare i flussi turistici verso le tante eccellenze e singolarità della nostra terra: non solo Venezia e il Garda, ma anche le Dolomiti, il mare e la laguna, i parchi e le città d’arte, i colli e le ville, gli itinerari del turismo religioso e l’ospitalità agreste” ha affermato l'assessore Caner. E riguardo alle Ville Venete, è di pochi giorni fa la notizia del protocollo d’intesa firmato da Regione e Ministero dell’Istruzione che segna la nascita di un nucleo di coordinamento tra Ufficio scolastico regionale, Istituto e Associazione ville venete per l’attivazione a favore degli studenti veneti delle superiori di percorsi di alternanza tra scuola e lavoro sul tema del paesaggio e l’avvio di laboratori e di esperienze formative per docenti e studenti sul tema della civiltà delle ville.

 

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