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Regione e Confindustria rinnovano il patto per la valorizzazione del patrimonio culturale delle imprese e la promozione della cultura d'impresa. Particolare attenzione alla produzione cinematografica e alle sue potenziali ricadute economiche per il territorio


Il patrimonio culturale come mezzo (anche) per la crescita economica del territorio. O, per usare le parole dell'assessore a territorio e cultura del Veneto, "se la cultura alimenta l'economia e l'economia alimenta la cultura, dobbiamo considerare quali irrinunciabili occasioni di sviluppo sia i primati nazionali e internazionali del Veneto in questi ambiti, sia le innumerevoli risorse di cui dispone il nostro territorio, sia gli investimenti nel recupero e nella tutela del patrimonio fisico e immateriale, nella sua valorizzazione, nella promozione delle attività dello spettacolo".
L'assessore di Regione Veneto Cristiano Corazzari, nel corso di un incontro svoltosi presso la sede di Unindustria Treviso, ha illustrato agli imprenditori l'iniziativa promossa da Regione e Confindustria del Veneto con il recente rinnovo del protocollo di lavoro triennale finalizzato alla realizzazione di una serie di azioni comuni per la valorizzazione del patrimonio culturale delle imprese e la promozione della cultura d'impresa, in particolare sul sostegno alla produzione cinematografica.
"Si tratta di un esempio concreto di come, attraverso la produzione cinematografica e audiovisiva, si possano creare delle positive occasioni di promozione del sistema economico veneto. Ma è anche un modello di collaborazione tra pubblico e privato che attraverso il coinvolgimento del sistema delle imprese prevede la realizzazione di produzioni cinematografiche e audiovisive di forte impatto promozionale del territorio" ha detto Corazzari, come riporta un comunicato ufficiale, che spiega come all'incontro si sia parlato anche della necessità di sviluppare un nuovo modello organizzativo di Film Commission Veneta, per dar vita a nuovi sistemi di produzione cinematografica, superare gli appesantimenti burocratici e quindi alla creazione di una sorta di "incubatore veneto", inteso quale spazio nel quale confluiscano location, facilities, talenti.
Ancora Corazzari ha sottolineato che "cultura e spettacolo offrono un grande spazio creativo e d'impresa e il territorio veneto, per la sua vivacità, rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale. Utile appare, quindi, elaborare strategie e politiche per potenziare il contributo che la cultura può dare alla crescita". In tal senso, ha annunciato l'assessore, "occorre pensare a una gestione dinamica del patrimonio culturale, graduare l'offerta alla potenziale domanda e investire in tecniche e tecnologie per produrre un'offerta di cultura che sia di qualità e di alto valore. Perciò intendiamo aprire nuovi scenari e radicare la consapevolezza che investire nella cultura e nel territorio significa contribuire in modo decisivo allo sviluppo e alla competitività".

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