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La Provincia Autonoma di Bolzano stanzia 1,5 milioni di euro per 6 produzioni cinematografiche e televisive realizzate e ambientate sul territorio. Unica condizione: reinvestire in Alto Adige il 150% di quanto ricevuto, dando lavoro a maestranze, attori e fornitori di servizi locali


La potenza delle immagini nel turismo è un dato assodato, così come l’effetto positivo che i film e le produzioni televisive hanno nell’attrattività turistica di una destinazione. Più di recente, le amministrazioni locali (Comuni, ma anche province e Regioni) hanno iniziato a credere e quindi a investire nelle produzioni cinematografiche o televisive che effettuano le riprese nei territori di competenza proprio per creare un ritorno turistico. Ma non solo: a sostenere l’economia dei territori che fungono da set non è solo l’indotto generato dai visitatori, bensì anche quello legato direttamente alla produzione dei film, fiction o programmi per la TV.
Un esempio in tal senso lo ha dato ieri la giunta della Provincia Autonoma di Bolzano, che ha dato il via libera alla terza tranche 2015 dei finanziamenti per film e documentari girati in Alto Adige. Gli esperti e la Business Location Südtirol (BLS) hanno individuato 6 progetti da sostenere attraverso il Fondo provinciale alle produzioni. Nello specifico, la giunta ha approvato la proposta della Commissione di valutazione, che ha ammesso a finanziamento 6 delle 18 produzioni presentate nel terzo call, e la somma a disposizione della terza tranche di finanziamento provinciale è di circa 1,5 milioni di euro.
Ed è la condizione necessaria per ottenere il finanziamento pubblico altoatesino a mostrare un ulteriore effetto sull’economia dei territori coinvolti: le produzioni televisive e cinematografiche che accedono ai fondi, infatti, si impegnano a reinvestire in Alto Adige almeno il 150% di quanto ricevuto (il cosiddetto “effetto Alto Adige”). Questo significa che a fronte del finanziamento da parte della Provincia di 1,535 milioni di euro, il ritorno economico sul territorio dei sei progetti del terzo call è stimato in 2,6 milioni di euro.
Per comprendere il ritorno atteso, da Bolzano spiegano che sono previste complessivamente 113 giornate di riprese e l’impiego di attori, maestranze e fornitori di servizi dell’Alto Adige. O come ha detto il presidente bolzanino Arno Kompatscher, “una filiera locale che coinvolge significativamente artigiani e imprese”. In altri termini, secondo le indicazioni della Giunta sono finanziate produzioni che hanno come location riconoscibile l’Alto Adige oppure documentari con riferimento all’Alto Adige oppure progetti che promuovono artisti altoatesini e l’attività di case di produzioni locali.
Tre delle 6 produzioni finanziate, inoltre, sono altoatesine, mentre le altre arrivano dal resto d’Italia, dalla Germania e dall’Austria. Tra i progetti finanziati vi sono il film drammatico “Figli della notte” di Andrea De Sica girato interamente in Venosta e “Iceman-Rache”, un film sperimentale su Ötzi della Südtiroler Echo Film. Due documentari hanno un chiaro riferimento altoatesino: uno sull’inondazione in val Venosta e l’altro su Luis Trenker, regista, attore, scrittore e alpinista morto a Bolzano nel 1990.

 

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Fonte foto: Provincia Autonoma di Bolzano

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