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Il giorno dopo la notte degli Oscar, una tabella ostra il grande impatto offerto al turismo da film come Braveheart, Balla coi lupi o Quattro Matrimoni e un funerale


Dalla Scozia al Rwanda, dalla Louisiana a Cefalonia, dalla Normandia alla Thailandia: luoghi di destinazione turistica, anche grazie al cinema. Il giorno dopo la grande Notte degli Oscar 2015, che ha visto anche un po' di gloria italiana grazie alla costumista torinese Milena Canonero (quarta statuetta per questa nostra eccellenza) e che ha già fatto valere il proprio peso economico nel turismo dell'Alabama set del film Selma, dal Centro studi del Ciset è stata ripubblicata la tabella 2006 creata da Hudson & Ritchie e relativa ai più grandi successi della storia del cineturismo (almeno fino a dieci anni fa). Uno schema importantissimo per avere un'idea chiara e numericamente precisa dello straordinario impatto economico che possono avere le immagini viste sul grande (e sul piccolo) schermo per il successo di una "location" turistica.
Non ci sono titoli come "Lo Squalo" o "Frozen", presi in rassegna da un'altra inchiesta statunitense sul cineturismo fatta l'anno scorso, ma ci sono nomi indimenticabili per ogni amante della Settima Arte.
A partire da "Braveheart", film del 1995 di Mel Gibson, che ha portato a un incremento del 300% nelle visite al Wallace Monument, in Scozia. Altrettanto epico il successo di "Balla coi lupi" di Kevin Costner, pellicola grazie al quale Fort Hayes in Kansas ha registrato un aumento del 25% nei flussi turistici. Sono passati 30 anni dalla proiezione nelle sale, ma ancora oggi il 20% delle visite alle Devils Tower, nel Wyoming, è da addebitare al traino di "Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo".
Ci sono poi casi più recenti: il +10% registrato dalla Nuova Zelanda grazie al Signore degli Anelli, il +50% delle ambientazioni britanniche di Harry Potter, il 22% di giovani in più tra i visitatori internazionali in Thailandia grazie a "The Beach", il 40% di statunitensi in più nelle località della Normandia dopo "Salvate il Soldato Ryan", il 50% di aumento di visitatori a Cefalonia, in Grecia, dopo "Il mandolino del Capitano Corelli". O i 3 anni di piena occupazione del Crown Hotel ad Amersham (Inghilterra) per merito di "Quattro matrimoni e un funerale", o ancora il +73% di incremento turistico grazie a "Troy" nella località turca di Çanakkale.
Per l'Italia, rimanendo al cinema (e quindi escludendo i vari Montalbano e Don Matteo) è noto a tutti il ritorno d'immagine creato da "La Grande Bellezza" di Paolo Sorrentino. A dimostrazione che un buon film può davvero essere come un bel viaggio.

film cineturismo riassunto

 

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