L'industria turistica mondiale sta finalmente emergendo dalla crisi finanziaria, e il settore è destinato a crescere più velocemente dell'economia globale nei prossimi 10 anni. Tutto, o quasi, merito della Cina e degli altri "nuovi" mercati, secondo uno studio della Oxford Economics
La Cina sarà dunque la forza trainante di questa crescita, secondo il report condotto per l'agenzia di viaggi Amadeus, che rivela come la crescita prevista per i prossimi 10 anni, superiore a quella del resto dell'economia, sarà dovuta in larga parte proprio alla Cina e ad altri mercati emergenti come India, Indonesia, Russia e Brasile. "L'industria globale dei viaggi è pronta per un periodo di crescita notevole nel prossimo decennio, guidato in parte dal fatto che la quota cinese nell'outbound mondiale raggiungerà il 20% entro il 2023" spiegano da Amadeus.
La rapida crescita del ceto medio cinese, continua il report, porterà il Paese asiatico a superare anche gli Stati Uniti e a diventare il più grande mercato outbound, ovvero di provenienza, del mondo già nel 2017. E questa crescita risulterà decisiva per far uscire dalla crisi il settore turistico, appesantito dalla recessione finanziaria iniziata nel 2008.
"Le previsioni parlano di una nuova Età dell'Oro per il turismo, che porterà buone notizie in molti segmenti del comparto che solo ora stanno iniziando a vedere la fine della recessione" ha dichiarato Holger Taubmann, vice presidente di Amadeus.
Oltre alla Cina, sarà tutto il continente asiatico a vivere un vero e proprio boom turistico: secondo lo studio della Oxford Economics, infatti, è in Asia che si concentrerà più della meta della crescita dei viaggi d'affari, mentre l'Occidente dovrà aspettare fino al 2018 per tornare ai livelli pre-crisi.
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