Il Festival Mawazine si è tenuto per la prima volta nel 2002, si svolge a Rabat, e ad oggi rappresenta il più importante festival musicale e di espressione del multiculturalismo in Africa.
Il Festival ha una durata di nove giorni dove si esibiscono cantanti marocchini e cantanti stranieri famosi provenienti da tutte le parti del mondo. Dalla sua istituzione ad oggi si sono svolte 16 edizioni (2002-2017) e dal 22 al 30 giugno 2018 si svolgerà la 17esima edizione, richiamando sempre più pubblico, facendo incrementare il fatturato delle imprese locali, e non per ultimo dare maggiore visibilità alla città di Rabat e al Marocco come Stato democratico.
Ogni anno al Mawazine vengono organizzati oltre 130 spettacoli, partecipano più di 1.500 artisti, gli eventi sono rappresentati in 6 spazi, si tengono 4 spettacoli di strada, partecipano più di 40 Stati dei 5 continenti e infine lavorano 300 dipendenti dell'organizzazione ed altri 5000 nell’indotto.
Il Festival Mawazine si è guadagnato una solida reputazione nel circuito degli eventi culturali internazionali. Nel 2015 il Festival Mawazine ha attratto 2.650.000 persone presenti e più di 40 milioni di spettatori, ponendolo come il secondo più grande festival al mondo in termini di presenze, mentre nel 2017 i visitatori sono stati 2.400.000 di cui 480.000 hanno preso parte alla serata conclusiva. Nel 2016 il Festival è stato seguito da più di 40 milioni di telespettatori, hanno collaborato 125 aziende, sono stati accreditati 214 agenzie di stampa tra nazionali e internazionali oltre ai 403 giornalisti della stampa nazionale e 153 giornalisti internazionali.
Rispetto ad altri festival, questo evento ha come scopo principale quello di garantire al pubblico della ex Région de Rabat-Salè-Zemmour-Zaër un intrattenimento culturale e artistico altamente professionale degno della capitale del Marocco. La programmazione è ricca ed eclettica; infatti ogni anno partecipano all’evento importanti artisti marocchini e del mondo arabo (panarabe), cantanti di rinomata fama internazionale e riconosciuti interpreti della tradizione musicale.
Parallelamente ai concerti, l'evento è luogo di creazioni musicali originali, di spettacoli di strada, laboratori, e di tavole rotonde con grandi pensatori, filosofi e artisti invitati per riflettere sulla musica nel Marocco e nel mondo. Per gli incontri culturali, vengono invitati ogni anno, artisti di chiara fama da tutto il mondo, ad esempio nel 2013 rappresentavano almeno 35 nazionalità. Il Mawazine permette agli artisti marocchini di farsi conoscere nel mondo; inoltre grazie al festival il Marocco può promuovere e diffondere i valori dello Stato.
Il Mawazine diffonde il modello culturale del Marocco all'estero, il tutto aperto alla diffusione dei valori della tolleranza, lo scambio e la diversità, questi sono anche i motivi per cui il festival offre un programma che fa conoscere tutte le culture del mondo.
Gli eventi del festival sono distribuiti su 7 palchi situati tra Rabat e Salé, in modo da garantire ai marocchini l'accesso gratuito al 90% dei concerti privilegiando così la cultura. I portatori di handicap hanno accesso a tutti gli spettacoli grazie ai punti di accoglienza, e ai parcheggi riservati ai titolari del contrassegno PMR (Personne à Mobilité Réduite). Fino a mezzanotte viene svolto il servizio di treno navetta tra Rabat e Casablanca per dare la possibilità di seguire l'evento.
La città di Rabat mette a disposizione strade, monumenti storici e luoghi simbolo della cultura marocchina, che grazie a questo evento è stata riconosciuta patrimonio mondiale dell'Unesco, in modo tale da promuovere la storia della capitale e l’apertura verso la creazione di un Marocco aperto e moderno.
Il Festival con gli anni è diventato sempre meno dipendente dagli sponsor (i ricavi sono generati dalla vendita dei biglietti, e degli spazi, ecc.), che ora rappresentano il 68% del bilancio totale.
Nel 2012, Mawazine ha aperto nuove strade, sospendendo le sponsorizzazioni di tutti gli enti pubblici e semi-pubblici che avevano sostenuto fino a quel momento il festival.
Oggi, il modello di finanziamento del Mawazine si basa su ricavi che sono generati dal 32% da sponsor privati ed il 68% da ricavi variabili. Questo successo è il risultato di un’evoluzione che è iniziata nel 2008, quando il festival ha ridotto la quota del suo bilancio da sovvenzioni pubbliche che dal 6% sono passate allo 0%.
Di conseguenza, l'aumento dei ricavi variabili ha permesso al festival di far entrare a titolo gratuito quasi la maggior parte degli spettatori. Oggi, il festival Mawazine è un festival cittadino la cui indipendenza economica è assicurata grazie al successo della manifestazione che si ripete annualmente ottenendo sempre un grande successo. Quindi il successo è garantito dall'indipendenza economica, dal sostegno ormai fidelizzato degli spettatori e dal sostegno continuo dei suoi partner. La sinergia tra gli attori economici e sociali qualificano il festival come se fosse al servizio dei suoi collaboratori.
Il Mawazine è un attore economico importante che contribuisce notevolmente alla attività delle imprese marocchine. Fin dalla sua nascita, il festival ha sviluppato una filiera occupazionale relativa alla sua attività, che favorisce una più stretta collaborazione con i fornitori locali e l'assunzione di persone con esperienza nel campo richiesto. Le categorie lavorative richieste sono: dirigenti, ingegneri, tecnici del suono e delle luci, tecnici per l’installazione di impianti scenici, direttori tecnici, responsabili della comunicazione, amministratori, manager, addetti alla sicurezza, cuochi, tipografi, etc.
Oggi Mawazine lavora con oltre 125 aziende partner, stipula contratti con i principali fornitori per la durata di almeno tre anni. Come risultato le imprese locali sono state in grado di equipaggiare e addestrare il loro personale per soddisfare le esigenze delle più grandi produzioni internazionali. Circa 3000 lavoratori beneficiano direttamente e indirettamente del festival, poiché genera un aumento di circa il 22% del giro di affari del turismo di Rabat.
Grazie a questo evento i settori del commercio al dettaglio, quello della ristorazione e dei trasporti vedono crescere il loro giro d'affari del 30%, perciò il festival per queste aziende che svolgono servizi al dettaglio rappresenta una risorsa importante per le loro attività. Gli alberghi a 4 e 5 stelle durante la settimana del Mawazine registrano il tutto esaurito, mentre gli altri hanno il 63% delle stanze occupate, e per tutte le categorie il giro di affari aumenta del 22%.
La comunicazione dell'evento ormai è collegata ai grandi social network come Facebook, Twitter, Instagram e Youtube; inoltre sia gli utilizzatori di Android e di Ios hanno le loro App. Potrebbe essere un modello da adottare anche in Italia, magari in Regioni con potenziale turistico elevato ma poco sfruttato?
Giorgio G. Castoldi
Professore dell'Università degli Studi di Milano