Qualche settimana fa mi sono ritrovata a dover fare un preventivo per un viaggio organizzato in pullman
Il viaggio in questione parte da Palermo e attraversa tutta la penisola fino a Milano, una quindicina di giorni su per giù.
Sapete a quanto ammonta la spesa dei soli checkpoint e parcheggi per il pullman? Eccovi il preventivo:
Palermo 30,00 €
Agrigento 50,00 €
Monreale 65,00 €
Taormina 100,00 €
Cefalù 60,00 €
Napoli 40,00 €
Sorrento 60,00 €
Roma 3 notti 600,00€ e park bus 3 notti 75,00 €
Siena 115,00 €
Assisi 88,00 €
Firenze 2 notti 370,00 €
Padova 40,00 €
Venezia 300,00 €
Milano ecopass 5,00
Sono all'incirca 2000 euro esclusivamente di tasse che i nostri turisti devono pagare, in cambio di cosa? Parcheggi funzionali? Aree di carico e scarico comode e servite? Bagni pubblici in condizioni dignitose? Parcheggi all'ombra, serviti, dotati di pompa dell'acqua per gli autisti che vorrebbero pulire l'autobus in pausa? La risposta è NO. Se poi vogliamo metterla sul piano ambientale, credo che Milano sia l'unica città che parla di ecopass, le altre città hanno dei livelli di inquinamento e di traffico i cui effetti non credo che possano essere alleviati dalla somma pagata dai checkpoint.
Siamo gli unici in Europa con queste cifre da capogiro e soprattutto siamo tra i pochissimi che chiedono agli autobus turistici di pagare dei soldi per entrare nelle città. A Parigi non bisogna pagare nulla, Barcellona idem, Madrid nemmeno... e potrei andare avanti con un lunghissimo elenco. Inoltre queste città hanno molta più flessibilità e più scelta per le aree carico/scarico, parcheggi per i pullman.
Duemila euro su un pullman che non viaggia pieno (ad esempio cinesi, giapponesi non viaggiano quasi mai pieni ma sono gruppi di massimo 30 persone) sono 70 euro a testa di sole tasse a cui va aggiunta la tassa di soggiorno che su un viaggio di 15 giorni ammonta ad almeno altri 30 euro. Quindi un viaggio organizzato in Italia costa al turista una media di 100 euro di tasse, di cui forse lo 0,01% è investito nei servizi a loro destinati. Salvo rare eccezioni (http://www.ravennatoday.it/cronaca/ravenna-turismo-promozione-europa-tour.html)
Le cose da fare sono due: possiamo decidere di puntare a un turismo di alta gamma e di alta qualità, e questi 100 euro li investiamo nell'avere un Sistema Turismo Italia efficiente, impeccabile. Quindi attuiamo una strategia di differenziazione di prezzo e quindi puntiamo esclusivamente all'alta gamma. Ma c'è bisogno di una rivoluzione totale.
Oppure dobbiamo togliere/abbassare certe tasse, che sono utilizzate dai Comuni per colmare le proprie casse senza preoccuparsi granché del turismo (comportamento che visti gli ultimi conti è giustificato), per cercare di avere lo stesso livello dei nostri competitors diretti come Spagna o Francia.
Siamo sempre e comunque davanti al gatto che si morde la coda: lo Stato taglia i fondi ai Comuni, i Comuni aumentano le tasse di loro competenza (turistiche incluse), i turisti pagano, i numeri di arrivi e presenze diminuiscono.
Credo che questo comportamento derivi innanzitutto da una scarsa considerazione da parte di tutti i governi che si sono succeduti in questi anni nei confronti del Turismo e dell'importanza strategica che questo settore deve avere per l'economia del Paese ma non ha. Basti pensare solo al nome attuale del Ministero dove turismo appare piccolo in basso. Se dal Governo non arriva un segnale chiaro che il turismo deve diventare un settore strategico per il recupero dell'economia italiana, non possiamo pensare di aver maggior considerazione da quei turisti che spesso sono trattati come polli da spennare.
Valentina dell'Orto - Tour leader e consulente turistica
Twitter: @dellortovaly
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