L'Ostensione prevista per il 2015, in concomitanza con l'Esposizione di Milano, può far raddoppiare i turisti nella città sabauda
Una Sindone vale anche più di un'Olimpiade, ma non è un discorso di fede, bensì di business legato al marketing territoriale. A proporre questo accostamento è oggi un articolo della Stampa, a firma di Emanuela Minucci, che spiega come l'Ostensione del Lenzuolo in cui fu avvolto il corpo di Cristo sia un catalizzatore turistico e commerciale importante per Torino, e che quella prevista nel 2015 in concomitanza dell'Expo di Milano può valere anche più dei Giochi Olimpici invernali del 2006, per quanto riguarda le ricadute economiche sul territorio.
L'ultima Ostensione della Sindone è stata quella del 2010, che portò a Torino decine di migliaia di pullman, treni e voli charter colmi di pellegrini: in totale un milione e mezzo di visitatori, punte minime del 75% di camere di hotel occupate, incremento del 30-35% degli affari di commercianti e ristoratori e una ricaduta stimata di circa 15 milioni di euro. Questo nonostante si sia notato che circa la metà dei visitatori era composto da persone che arrivavano in città per andarsene subito dopo aver osservato la Sindone.
Ma con un'Esposizione Universale di 6 mesi a 40 minuti di treno, nel 2015 l'attrattività dell'Ostensione potrà avere un effetto moltiplicatore, tale da superare l'effetto positivo registrato durante le Olimpiadi, come ha affermato il presidente di Federalberghi Torino Alessandro Comoletti: "Senza voler offendere nessuno, e pur capendo il valore eminentemente cristiano dell'evento per noi albergatori l'ostensione della Sindone equivale a un'Olimpiade. E con l'Expo l'effetto andrà anche oltre, Ci speravamo in tanti, da anni: le camere andranno di sicuro esaurite". Ringrazia la Curia anche la presidente dell'Ascom Maria Luisa Coppa, secondo cui "il fatto che l'Ostensione sia abbinata all'Expo allungherà fatalmente il soggiorno dei pellegrini sul nostro territorio. E noi faremo qualsiasi cosa per rendere più attraente il tessuto commerciale e ricettivo della città". E il presidente di Turismo Torino, Maurizio Montagnese, si sbilancia con una previsione che fa luccicare gli occhi dei torinesi: "Chi andrà a Rho per l'Expo sarà tentato di salire su quel treno che in 40 minuti lo porterà a Torino per cogliere l'occasione dell'Ostensione e viceversa, senza contare che da noi nel 2015 si inaugura anche il nuovo Museo Egizio: insomma ce n'è abbastanza, sulla carta, per immaginare un raddoppio dei turisti".
Nessuno di loro vuole fare la figura del mercante nel tempio. Ringraziano la Curia, parlano di evento eccezionale, di strategica sinergia con l'Expo. Ma non vogliono far parola di conti.Nel 2015 oltre alla magica carta dell'Expo a due passi, Torino si gioca, sul tavolo del turismo legato ai grandi eventi e quindi anche all'ostensione, pure l'apertura del nuovo Museo Egizio e della Pinacoteca Sabauda, più il Giubileo Salesiano. Con calamite di questa portata anche il più frugale dei pellegrini sarà tentato di allungare il suo soggiorno mordi-e-fuggi.
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