Da marzo inizieranno le prevendite dei biglietti: attesi 4-5 milioni di acquirenti, sui 20 milioni totali che visiteranno l’Expo 2015. Un’occasione per Milano, la Lombardia ma anche per l’Italia, e le istituzioni iniziano a fare gioco di squadra
Venti milioni i visitatori attesi, e i più lungimiranti avranno da marzo la possibilità di acquistare i biglietti in prevendita. La macchina dell’Expo 2015 di Milano si è messa in moto, e prende forma il volto dell’evento che tra poco più di un anno attirerà gli occhi del mondo su Milano, sulla Lombardia e su tutta l’Italia.
Ed è proprio partendo dalla convinzione che non si possa sprecare un’occasione così importante per il Paese che chi lavora all’Expo insiste sulla necessità di fare squadra e sistema. Nella settimana in cui si sono svolti l’Expo Tourism Summit a Milano e l’International Participants Meeting a Torino, con le delegazioni di oltre cento Paesi, fare gioco di squadra per il successo della manifestazione è diventata infatti la parola d’ordine. Il Tourism Summit, ad esempio, è il frutto della partnership tra Expo e Bit, e a Milano ha portato 50 tour operator selezionati provenienti tanto dai mercati tradizionali quanto da quelli emergenti: tra le nazioni presenti vi erano infatti Argentina, Austria, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Germania, Giapppone, Israele, Russia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia, Ucraina, Regno Unito e Stati Uniti.
Un altro esempio di collaborazione maturata all’Expo Tourism Summit è poi Explora, la nuova società che unisce Camera di commercio di Milano e Unioncamere, Regione Lombardia ed Expo: per questa società l’obiettivo è quello di organizzare un’offerta integrata sul territorio, a partire dalle piccole realtà, e di promuoverla ai grandi tour operator internazionali con pacchetti che integrino cultura, arte e bellezze naturalistiche, anche oltre il periodo dell’Expo.
“Il successo di Expo sarà determinato soprattutto dai nuovi flussi turistici che il sistema Milano-Italia saprà attrarre” ha spiegato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano. “Per ottenere questo risultato, è necessario un sistema integrato del turismo che è alla base della creazione di Explora. Ciò significa anche creare nuovi percorsi rispetto alle classiche mete e servizi nell’offerta turistica proponendo una nuova modalità di visitare il nostro territorio”.
“Questo pacchetto turismo per Milano e la Lombardia, che allargheremo all’Italia, può rappresentare un importante indotto economico e culturale e sarà una delle principali eredità dell’Esposizione universale. Mai come oggi serve unità d’intenti per ottenere i risultati” conclude Sangalli. Da parte sua, il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, conferma la solidità della struttura, che non teme ricadute negative sull’Esposizione universale derivanti dall’instabilità politica. L’unica preoccupazione, secondo Sala, “nasce dal fatto che l’offerta di Expo non basta, ma serve un’offerta Paese, soprattutto in un Paese come l’Italia”.
Rimanendo all’Expo, tuttavia, Sala ha annunciato che dal 1° marzo 2014 partiranno le vendite dei biglietti d’ingresso. La prevendita, a prezzo scontato, dovrebbe essere di 4-5 milioni di biglietti, sui 20 milioni totali attesi nei sei mesi di Expo. Anche se le tariffe ufficiali saranno rese note solo a dicembre, il costo medio del biglietto sarà di 22 euro, con tariffe diverse a seconda degli ingressi mattutini, pomeridiani o serali e di gruppi e comitive. Sarà inoltre lanciato un progetto su misura rivolto agli italiani nel mondo, con l’obiettivo di far tornare nel nostro Paese almeno un milione di visitatori di origine italiana.
“Nei sei mesi di Expo 2015 una grande Milano accoglierà i milioni di visitatori e turisti attesi. Una Milano più attrattiva e competitiva si aprirà al mondo e il mondo arriverà per vivere non solo l’esperienza unica di Expo ma anche i tantissimi eventi culturali, scientifici e sportivi che riempiranno di giorno e di notte la vita della città e del suo territorio” ha dichiarato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Roberto Maroni, governatore della Lombardia: “L’Expo è un fattore strategico di crescita economica, il nostro territorio ha un enorme patrimonio da valorizzare: la cultura, l’enogastronomia, i paesaggi, le bellezze naturali. Per fare ciò, dobbiamo completare alcune delle azioni già avviate, come il completamento delle infrastrutture, il coordinamento della mobilità, ma soprattutto la promozione dei territori, della Lombardia e non solo”. La voglia di fare squadra, evidentemente, è unanime.