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Bellezza e cultura, ma anche sviluppo: la Settimana della Moda è un evento di marketing territoriale importantissimo per Milano e Lombardia. Anna Wintour: “Non fatevi accecare dall’individualismo, fare squadra è fondamentale”

 

“La moda è bellezza e cultura, ma è anche e soprattutto sviluppo e forza economica, per l’Italia e per Milano in particolare” afferma il sindaco Pisapia. “Per rilanciarsi, anche in vista dell’Expo 2015, Milano ha bisogno di servizi. Solo così è possibile catturare quei milioni di turisti che sognano di visitare l’Italia e di fare shopping di moda italiana” conferma Patrizio Bertelli, amministratore delegato del Gruppo Prada”. “La parola d’ordine è: migliorare l’accoglienza” sentenzia Mario Boselli, presidente della Camera Nazionale della Moda.

Sono le opinioni e gli spunti raccolti da Il Sole 24 Ore, che per la Settimana della Moda in corso dal 18 al 23 settembre a Milano ha stilato un vero e proprio “Manifesto”, sei punti programmatici, “sei idee per ripartire” come le definisce il quotidiano economico:

 

1) Investire sul territorio

2) Più risorse alla creatività

3) Puntare sulla formazione

4) Incentivi fiscali

5) Internazionalizzazione

6) Solidarietà di sistema

 

Ma proprio per quanto riguarda gli ultimi due punti, è da una delle voci più autorevoli del mondo della moda che arrivano spunti per superare le criticità. “Nessuno deve avere paura del futuro né del cambiamento, come forse a volte succede in Italia” ha infatti dichiarato Anna Wintour, leggendaria direttrice di Vogue America (colei che ispirò il personaggio di Glenn Close in “Il diavolo veste Prada”) in un’intervista al giornale di economia diretto da Roberto Napoletano. Sulla necessità, da più parti invocata, di “fare sistema”, Anna Wintour afferma: “Se posso fare una critica a voi italiani è che l’individualismo a volte smette di essere una risorsa creativa e vi acceca, impedendovi di capire che una squadra, in un mondo come questo, ha molte più possibilità di vincere rispetto a singoli giocatori, per quanto forti”.

L’importanza della Settimana della Moda per Milano, del resto, è evidente: non solo per l’intrinseca rilevanza di 74 sfilate, 55 presentazioni e 15 presentazioni per il settore, ma anche per l’ingente indotto economico che questo evento genera sul territorio milanese. Un evento che “partecipa attivamente allo sviluppo produttivo ed economico della città e del nostro Paese” come ha dichiarato il sindaco Giuliano Pisapia. Il primo cittadino di Milano ha infatti spiegato che “la settimana della moda milanese porta un indotto da 28 milioni di euro per la regione Lombardia, con 17 milioni che riguardano la sola città di Milano per l’ospitalità e gli alloggi alle imprese”. Non solo moda, quindi, ma sviluppo e forza economica. A patto di non farsi accecare dall’individualismo.

 

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