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"Ma perché l'altra corsia è sempre più veloce?": una domanda che tutti si sono fatti, in coda in autostrada sotto il sole d'agosto, almeno una volta nella vita. La convinzione di aver scelto la colonna più lenta per superare ingorghi e caselli è in effetti una sensazione assai diffusa, e solitamente l'automobilista che si pone tale interrogativo è semplicemente convinto di essere stato sfortunato nella scelta.

In realtà, più spesso di quanto si pensi la sfortuna percepita è semplicemente un'illusione "ottica". O matematica, per meglio dire. Su "Il Post", il matematico Maurizio Codogno spiega perché, facendo riferimento a un modello matematico che dimostra come (nella maggior parte dei casi) la corsia che appare più lenta, quella cioè in cui si viaggia con la propria auto, è esattamente veloce come le altre:

 

 

Leggo da Math-Frolic! che la scorsa settimana c’è stato uno scambio “matematico” via Twitter (e chi dice che 140 caratteri non bastano per fare matematica?) tra Paul Krugman e Steven Strogatz a proposito della soluzione a una delle grandi domande della vita: perché l’altra corsia è sempre più veloce della nostra?
In effetti, su Twitter ci si può scambiare battute, ma il margine del sito è troppo piccolo per una spiegazione completa, così Krugman ha rispiegato la sua soluzione nella rubrica da lui tenuta sul New York Times, dove per una volta non ha parlato di economia. Ecco qua la sua spiegazione.
corsie
Immaginiamo essere in coda in una strada a due corsie lunga quattro chilometri, dove per metà del tempo si viaggia a 10 all’ora e per l’altra metà del tempo si viaggia a 30 all’ora. Però i due tratti non sono continui ma intervallati, come si vede nella figura sopra: si alternano tratti rossi di un chilometro percorsi a 10 all’ora, e tratti verdi, sempre di un chilometro, dove si arriva all’enorme velocità di 30 all’ora. Immaginiamo anche – Krugman vive negli USA – che sia vietato cambiare corsia. Cosa succede? Beh, evidentemente le auto in entrambe le corsie percorreranno i quattro chilometri nello stesso tempo (che come ben sapete non è 12 minuti, come sarebbe se si andasse per tutto il tempo a 20 all’ora).
(Continua a leggere su Il Post)

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