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Una delegazione di Yanqing arriva in Italia per studiare il nostro enoturismo. Ad accoglierli il Movimento Turismo del Vino

 

La Cina ha ancora molto da imparare dall’Italia, soprattutto in ambiti come il food & wine. E per farlo ha deciso di andare a scuola. A lezione di enoturismo, in particolare.

Una delegazione di funzionari cinesi in arrivo dalla città di Yanqing (50 chilometri da Pechino), infatti, incontrerà a Montalcino i vertici del Movimento Turismo del Vino – l’associazione nata nel 1993 con sede proprio nelle prestigiose sale dell’antico Palazzo Comunale di Montalcino – che ha creato nel nostro Paese un nuovo modo di fare turismo nei più importanti territori del vino. Nella terra del Brunello, uno dei più rinomati vini italiani, la delegazione cinese – che include il vicesindaco di Yanqing, funzionari statali e responsabili del commercio estero – sarà accolta da Daniela Mastroberardino, presidente del Movimento Turismo del Vino, che ha dichiarato: “Essere presi ad esempio rappresenta per noi un onore.Siamo consapevoli di aver fatto nascere e crescere in Italia una cultura dell’ospitalità in cantina valorizzando i meravigliosi territori del nostro Paese, favorendone lo sviluppo turistico e sostenendo la tutela ambientale”.

L’accoglienza delle cantine italiane rappresenta infatti una case history di riferimento a livello internazionale, una realtà di eccellenza che i cinesi hanno deciso di prendere come punto di riferimento e modello da replicare in patria in un percorso già avviato nella produzione di vino e nella qualificazione dei propri territori più vocati all’enoturismo e all’enologia. Proprio a Yanqing, del resto, vi è un territorio particolarmente rinomato in Cina per la produzione di vino, dove nell’estate 2014 si terrà l’undicesima edizione della “Conferenza Internazionale della vite – allevamento e genetica”, organizzatodalla Ishs (International Society for Horticultural Science) ogni quattro anni.

La Cina, che ospiterà la manifestazione per la prima volta, ha superato la concorrenza di Australia, Croazia e numerosi altri Paesi candidati. Alla Conferenza Internazionale, coltivatori e ricercatori da tutto il mondo faranno il punto sugli ultimi progressi della ricerca, per collaborare e discutere delle difficili questioni che affrontano le comunità di ricerca e industria e sviluppare soluzioni creative.

Un’iniziativa non solo lodevole, ma soprattutto strategica, quella del Movimento Turismo del Vino, e una dimostrazione del patrimonio anche d’immagine che l’Italia può spendere in tutto il mondo.

 

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