Nonostante le difficoltà economiche, nel capoluogo lombardo la spesa per cultura e spettacolo supera i 150 milioni di euro all’anno
La crisi c’è, e si sente anche a Milano. Qualche giorno fa, la Camera di Commercio e il Comune milanese hanno stanziato 2,5 milioni di euro per la seconda edizione del bando OccupaMi, un fondo a disposizione di start up e piccole-medie imprese del territorio, volto a ridurre il tasso di disoccupazione.
Ma anche in tempi di crisi, i milanesi non rinunciano alla cultura e agli spettacoli, secondo una visione che in qualche modo ricorda la catarsi aristotelica. Proprio la stessa Camera di Commercio, infatti, ha diffuso i dati di un’indagine secondo la quale nell’ultimo anno le famiglie milanesi hanno speso più di 150 milioni di euro per cinema, teatro, concerti e musei; una media mensile di circa 20 euro per nucleo familiare, che supera i 40 euro al mese per chi compie effettivamente gli acquisti.
Il settore della cultura e della comunicazione rappresenta un comparto importante per il territorio del capoluogo lombardo: basti pensare che nel Milanese sono quasi 14.500 le imprese che ne fanno parte, tra chi si occupa di pubblicità (oltre 5 mila), di editoria (1807), di attività specializzate (1586) e attività creative, artistiche e di divertimento. Quasi 15.000 aziende, un patrimonio a cui, a quanto pare, i milanesi non sono intenzionati a rinunciare.
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