Mobilitare i territori per l'Expo 2015. Questa l'idea di Diana Bracco, presidente di Expo 2015 Spa e incaricata dal governo di dirigere anche il Padiglione Italia all'Esposizione universale di Milano, in un articolo del Sole 24 Ore di oggi, a firma di Marco Morino.
«Vogliamo mobilitare l'Italia intera, chiamare a raccolta istituzioni, imprese e cittadini organizzando un Regional meeting per rafforzare l'identificazione tra i territori e l'Expo» spiega al quotidiano economico Diana Bracco, i cui poteri di commissario generale per il Padiglione Italia sono stati resi ieri operativi attraverso un decreto messo a punto dal governo. «Ho accettato la mia nomina con spirito di servizio e con il conforto del pieno sostegno che il Governo Monti ha deciso di dare all'Expo di Milano». Riguardo ad alcuni ritardi nei lavori, cui aveva fatto cenno anche l'assessore Franco D'Alfonso nella tavola rotonda organizzata dallo Studio Mailander il 13 settembre scorso, Diana Bracco assicura: «Ce la metteremo tutta: sarà una vera e propria battaglia contro il tempo. C'è grande entusiasmo e siamo fiduciosi di poter recuperare il tempo perso, anche attraverso la sinergia con Expo Spa, come ci chiede di fare il Governo. Del resto con l'amministratore delegato, Giuseppe Sala, lavoriamo insieme da tempo. Evitando duplicazioni, genereremo efficienza gestionale e contenimento dei costi». Per recuperare il tempo perduto, il piano di Diana Bracco è chiaro: «Dobbiamo arrivare al più presto a un concept del Padiglione Italia e velocizzare i bandi di gara per le attività di progettazione e realizzazione». Successivamente, nei primi mesi del 2013, il grande evento: «Organizzeremo il Regional meeting, sul modello dell'incontro internazionale di questi giorni a Milano, un evento nazionale che aiuti a sensibilizzare il Paese e a coinvolgere fin da subito i nostri territori, in modo da dare dell'Italia una visione unitaria al resto del mondo». Nel concreto, infatti, «nessuno dovrà sentirsi estraneo all'appuntamento storico che il nostro Paese ha con il mondo nel 2015 a Milano. Chiamiamo tutti a cooperare al successo dell'Expo: Regioni, enti locali, sistema imprenditoriale e gli stessi cittadini italiani, a cui vogliamo ridare l'orgoglio dell'unicità del proprio Paese». L'Expo 2015, quindi, potrebbe essere la prima dimostrazione di come l'Italia possa trarre vantaggio da una visione unitaria, da un sistema Paese.