Un volume d’affari di 200 milioni di euro, oltre cinque milioni di persone coinvolte in 150 “eventi” sparsi per tutto il Paese: no, non è uno scherzo, anche se stiamo parlando del Carnevale.
È la prima manifestazione turistica di ogni anno, e anche se la stagione invernale può riservare talvolta spiacevoli sorprese il Carnevale è da sempre un forte catalizzatore di turisti, interni ed esteri, e quindi rappresenta un momento cruciale per chi si occupa di turismo e marketing territoriale.

“Le prenotazioni aeree, al costo medio di 150 euro, sono aumentate del 35% – spiega al Sole 24 Ore il country manager di eDreams Italia Angelo Ghigliano – mentre sono diminuite del 14% quelle alberghiere, con tariffa media di 116 euro a notte”. “Registriamo incrementi – aggiunge Sara Gentile, senior marketing manager di Hotels.com – non solo nelle ricerche per Venezia (+58%) e Viareggio (+42%), ma anche per Rio de Janeiro (+43%)”. In Italia, secondo il motore di ricerca alberghiero Trivago, i cinque eventi carnevalesci più seguiti saranno quelli già citati di Venezia e Viareggio, seguiti dalle manifestazioni di Acireale (Catania), Putignano (Bari) e Cento (Ferrara): secondo Trivago, però, nel fine settimana più importante (quello tra l'8 e il 12 febbraio) vi è ancora un’ampia disponibilità negli hotel: a Venezia è disponibile il 70% delle stanze, a Viareggio il 69% e ad Acireale il 59%.
Gli operatori, tuttavia, sperano nelle prenotazioni last minute per migliorare una situazione su cui c’è poca voglia di scherzare.