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Arriva dalla Sardegna il progetto che ha vinto il premio di cheFare: si tratta di Lìberos, “un'associazione di persone che credono che la lettura in Sardegna sia un elemento di comunità e che le energie e le competenze che si muovono intorno al libro siano fonte di coesione sociale, ricchezza economica e consapevolezza civica”. A Lìberos vanno quindi i 100.000 euro messi in palio da cheFare, la piattaforma culturale che permette alle imprese sociali profit e non profit di realizzare il proprio progetto, inducendo a fare rete e attivare network territoriali.

La giuria di qualità – composta dallo scrittore Andrea Bajani, il filosofo Roberto Casati, l’economista Paola Dubini, il semiologo Gianfranco Marrone e Armando Massarenti, responsabile del Domenicale del Sole 24 Ore – ha infatti decretato il successo dell’associazione sarda, che ha superato la concorrenza dell’associazione torinese “Casa del Quartiere di San Salvario”.

Nella rosa dei sei progetti finalisti figuravano anche quello della Fondazione di Comunità Locale Rione Sanità (progetto di riqualificazione urbanistica, artistica e sociale, promosso dall’associazione L’Altra Napoli), quello di Crisi 2.0 promosso dal Comitato Teatro Valle Bene Comune, quello di Diaforà (il progetto si propone di trasformare l’antico convento quattrocentesco di Albino in un centro studi interdisciplinare) e infine il progetto JOBS di Artribune (piattaforma internazionale on line per la ricerca e l'offerta di lavoro nel campo dell'arte, della cultura, della creatività).

“Al termine della valutazione dei progetti, la giuria unanimemente dichiara vincitore il progetto Lìberos con le seguenti motivazioni:

   •    riconosce alla lettura un valore economico, culturale e sociale, individuale e collettivo;

   •    coinvolge in modo originale tutti gli attori della filiera del libro;

   •    sviluppa un modello capace di bilanciare istanze commerciali e culturali;

   •    bilancia rete fisica e virtuale in un processo di costruzione di comunità;

   •    i promotori hanno saputo agire in modo fortemente reattivo e hanno utilizzato il bando come occasione di apprendimento e di focalizzazione degli sforzi progettuali.” Queste le motivazioni che hanno indotto la giuria a votare unanimente il progetto di Lìberos, “ad oggi fortemente ancorato alla realtà della Sardegna, ma il problema che affronta è nazionale e riguarda in prima battuta le zone meno popolate del paese e quelle che non hanno una libreria o una biblioteca”.

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