“Una finestra sull’arte emergente di tutto il mondo. Un evento culturale essenziale per gli amanti dell’arte contemporanea”: questo è il biglietto da visita che, in lingua inglese, Artissima presenta sul suo profilo Twitter. La fiera, torinese e internazionale al tempo stesso, rappresenta l’idea di un progetto che, di edizione in edizione, continua a crescere e a catalizzare l’attenzione di un pubblico sempre più ampio e desideroso di vedere, di partecipare, di esserci.
Si è da poco chiusa l’edizione 2012 di Artissima, all’Oval del Lingotto, con un nuovo record: più di 50.000 visitatori, un numero tanto elevato da costringere gli organizzatori, nella giornata conclusiva, a tenere aperti i propri spazi oltre l’orario previsto per poter accontentare tutti coloro che si erano messi in coda, in un Week end delle Arti Contemporanee durante il quale Torino ha ospitato un elevato numero di eventi destinati all’arte e al design(Paratissima, The Others, Artò, Operae). Per diversi giorni i ristoranti e gli alberghi di Torinosi si sono riempiti, con una evidente ricaduta economica positiva per tutto il territorio locale.
Un successo consolidato, frutto di un lavoro e di un impegno costante di tutti gli attori sociali coinvolti. A partire dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, sovrastruttura in grado di gestire e valorizzare il sistema dell’arte torinese grazie alla doppia natura di promotore e sostenitore e al suo impegno per mettere in rete le diverse istituzioni dell’arte di Torino e del Piemonte cui consente di costruire progettualità offrendo opportunità di espressione agli artisti locali e visibilità alle istituzioni del territorio coinvolte ospitando artisti internazionali. Per l’edizione 2012 di Artissima, oltre al consueto e prezioso contributo alla Fondazione Torino Musei, la Fondazione per l’Arte CRT ha sostenuto lo spazio Meeting Point, la speciale area riservata alla presentazione di progetti, ricerche ed eventi a cura di musei, istituzioni e associazioni pubbliche e artistiche piemontesi, e il ciclo di incontri denominato “Art Questions”, sulle questioni fondamentali della contemporaneità istituzionale, museale e generazionale.
«Da sempre, per la Fondazione che rappresento, sostenere Artissima non significa soltanto dare un contributo economico – ha commentato il presidente Fulvio Gianaria – ma essere presenti con i nostri progetti e “restituire” al pubblico i risultati ottenuti dalle attività che promuoviamo e sosteniamo. Seppur in un momento così critico, la nostra Fondazione ha continuato a investire sul territorio, i progetti si sono ulteriormente ampliati e arricchiti fino a diventare dei veri e propri punti di riferimento per il sistema dell’arte contemporanea piemontese».
Inoltre, a supporto della fiera e delle gallerie presenti, la Fondazione ha confermato il budget di spesa per l’acquisizione di opere da concedere in comodato d’uso ai musei del Castello di Rivoli e della GAM. L’anno scorso erano stati acquistati 24 lavori, per un valore commerciale di circa 600.000 euro; e anche per quest’anno la Fondazione ha acquisito 24 opere, tra installazioni e video, selezionate dal comitato scientifico composto da Manolo Borja Villel, direttore del Museo Nacional de Arte Reina Sofia di Madrid, da Rudi Fuchs, ex direttore dell Stedelijk Museum di Amsterdam, Nicolas Serota, direttore della Tate di Londra e i direttori dei due musei torinesi Beatrice Merz del Castello di Rivoli e Danilo Eccher della GAM. Le opere vanno ad arricchire la ricca collezione della Fondazione per l’Arte CRT costituita da circa 700 opere e portano la firma di artisti provenienti da tutto il mondo, tra cui Marina Abramovic, Driant Zeneli, Jim Lambie, Avish Khebrehzadeh, Francesco Barocco e Giorgio Griffa.
Non resta, quindi, che guardare al futuro dalla grande finestra sull’arte emergente che è Artissima.